La Cina vuole fondare un comitato per collaborare con Intel e AMD

La Cina punta a consolidare i rapporti con le principali aziende estere, come Intel e AMD, attraverso la fondazione di un comitato speciale.

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a cura di Gabriele Giumento

Nikkei ha da poco riferito della volontà da parte della Cina di voler fondare un comitato speciale, al fine di avviare una collaborazione con i principali produttori di mondiali CPU, vale a dire Intel e AMD. Attraverso questa mossa, la Cina vuole stabilire una catena di approvvigionamento nazionale, così da poter aggirare le sanzioni statunitensi imposte al paese alcuni anni fa.

L'organizzazione, che prenderà il nome di "comitato di lavoro transfrontaliero per i semiconduttori", dovrebbe essere lanciata nella prima metà di quest'anno, stando alle informazioni fornite da Nikkei. Il comitato verrà anche supervisionato dal Ministero del Commercio assieme al Ministero dell'Industria e dell'Information Tecnology. Gli obiettivi non si fermano tuttavia agli approvvigionamenti nazionali, lo scopo è infatti anche quello di aumentare le scorte di CPU e altri prodotti provenienti da Giappone, Europa e Stati Uniti, attraverso il rafforzamento dei rapporti fra le società cinesi e straniere.

Il comitato vuole anche cercare di convincere le aziende estere ad aumentare gli investimenti in Cina per la costruzione di nuovi siti di sviluppo nel paese, con la promessa di ulteriore finanziamento e cooperazione da parte dei governi locali. La volontà di mirare ad una collaborazione con Intel e AMD, è emersa dai documenti acquisiti da Nikkei, fra cui compare anche la tedesca Infineon Technologies ed un gruppo industriale olandese, di cui fa parte ASML. Mentre alcune aziende avrebbero già espresso parere positivo in merito all'iniziativa, Intel e il gruppo olandese si sarebbero astenute da commenti quando contattate da Nikkei stessa.

Non è comunque la prima volta in cui vediamo la Cina stringere collaborazioni con aziende estere: nel 2018 THATIC aveva ad esempio avviato una joint venture con AMD per ottenere la licenza di alcune proprietà intellettuali relative a tecnologie x86 e SoC, un'altra joint venture fra Zhaoxin e la taiwanese Via Technologies, punta invece a produrre su licenza nuove CPU x86. Nel 2015 è anche stato avviato il programma "Made in China", una campagna da 20 miliardi di dollari per sostenere l'industria nazionale, con il fine ultimo di raggiungere l'autosufficienza tecnologica del 70% entro il 2025 e l'ultima mossa, potrebbe fungere da trampolino di lancio per il raggiungimento di questi obiettivi.