I temi dell'anno: bundle, frame rate costante, dissipazione

Ripercorriamo il 2013 del mondo delle schede video consumer, i temi che hanno tenuto banco e proviamo a ipotizzare cosa succederà nel 2014.

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a cura di Manolo De Agostini

Insomma, come avrete capito Nvidia ha vissuto sull'architettura Kepler per due anni e AMD ha fatto lo stesso con il progetto Graphics Core Next. Solo GK110 e Hawaii hanno dato un po' di pepe al festival della minestra riscaldata. Il 2013 lo ricorderemo per altri aspetti. AMD per esempio ha continuato a fare bundle davvero interessanti, con giochi come Tomb Raider, Crysis 3, Sim City per arrivare ultimamente a Battlefield 4. Indubbiamente sono giochi di un certo valore e speriamo che l'azienda continui su questa strada.

Anche Nvidia ha proposto qualcosa d'interessante, come il bundle che - complessivamente - permetteva di avere Splinter Cell Blacklist, Assassin's Creed IV e Batman: Arkham Origins. Se dovessimo però dare una medaglia virtuale a una delle due, la daremmo ad AMD, non fosse altro perché dopo anni di indolenza, finalmente si è svegliata.

Un altro tema che ha tenuto banco l'anno passato è stata la costanza nel rendering di frame consecutivi. Sembra un tecnicismo - e un po' lo è - ma è un tassello abbastanza importante dell'esperienza di gioco. Poniamo infatti che un frame sia riprodotto in 1 millisecondo, ma poi per qualche ragione, quello successivo impieghi 20 millisecondi. La differenza porta a un fenomeno di microstuttering che se ripetuto durante il gameplay diventa abbastanza fastidioso.

Quest'anno la maggior parte dei siti web ha introdotto nuove metodologie di test per tenere sott'occhio il comportamento delle varie schede, e si è scoperto che a soffrirne sono in particolare le soluzioni multi-GPU, in particolare quelle di AMD. Fortunatamente la casa di Sunnyvale ha risposto bene e ha passato diverso tempo a migliorare i propri driver, con buoni risultati. Un lavoro che continuerà anche nel 2014.

Infine verso la fine dell'anno hanno tenuto banco la R9 290 e la R9 290X per via del loro sistema di raffreddamento. Abbiamo infatti scoperto che quello di riferimento fa salire la tensione fino a 95 °C, facendo scattare il meccanismo PowerTune, che per tenere sotto controllo la temperatura riduce le frequenze anche in modo netto.

Ecco quindi che in case ben ventilato si hanno prestazioni valide, ma se la temperatura sale troppo i risultat peggiorano sensibilmente. AMD ha lavorato sui driver, fatto diverse correzioni e mitigato la situazione, ma la soluzione migliore è guardare alle schede dei partner di AMD, che con sistemi di raffreddamento più efficienti dovrebbero cancellare ogni tipo di problema. Speriamo!