Lexmark diventa cinese, acquisizione da 3,6 miliardi

La statunitense Lexmark ha accettato l'offerta di 3,6 miliardi avanzata da un consorzio di aziende e fondi cinese.

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a cura di Manolo De Agostini

Con un'operazione da 3,6 miliardi di dollari Lexmark, azienda nota per la produzione di stampanti, è finita nelle mani di un consorzio d'investitori cinesi tra cui Apex Technology (produttore di cartucce laser e inkjet) e PAG Asia Capital (fondo di private equity).

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C'è anche Legend Capital, braccio d'investimento di Legend Holdings, proprietaria di Lenovo Group. L'operazione dovrebbe concludersi nella seconda metà di quest'anno.

La transazione è tutta in denaro ed è stata approvata dal consiglio di amministrazione di Lexmark, che ha sede a Lexington nel Kentucky. La valutazione di 40,5 dollari per azione rappresenta un premio del 30% sul valore azionario registrato il 21 ottobre 2015, data precedente alle notizie che davano Lexmark alla ricerca di nuove strategie.

Paul Rooke, presidente e CEO di Lexmark, dovrebbe restare al timone dell'azienda dopo la chiusura dell'accordo. I due gruppi che formano l'azienda, Imaging Solutions e Services and Enterprise Software, non dovrebbero subire mutamenti.

Secondo Paul Rooke l'operazione garantisce non solo gli azionisti, ma anche clienti e dipendenti. "Lexmark sarà in grado di raggiungere un nuovo livello di crescita e innovazione", ha affermato il CEO, aggiungendo che l'acquisizione permetterà all'azienda di espandersi in Asia.

Lexmark ha circa 12.000 dipendenti ed è nata come costola di IBM all'inizio degli anni '90, quando il colosso statunitense dismise diverse operazioni in ambito hardware.

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