Memorie superveloci. Ne vale la pena?
La macchina pubblicitaria messa in atto dai produttori di memorie tende a far sembrare che gli ultimi prodotti di fascia alta, come le DDR3-2000, siano davvero irrinunciabili per il fanatico dotato di schede madre adatte. Non ci è chiaro, però, quale sia il reale valore di questi prodotti. Al giorno d'oggi si possono comprare 2 GB di RAM DDR2 per circa 50 euro, mentre le DDR3 a 1600 MHz possono costare fino a cinque volte tanto, senza fornire un incremento di prestazioni equivalenti. A conti fatti, per la maggior parte degli utenti non c'è differenza tra fascia alta e media, eccetto che per alcuni numeri.
L'importanza delle Random Access Memory (RAM) è mutata nel tempo. Verso la fine del secolo scorso c'era una notevole differenza tra CL2 e CL3, quando spopolavano le SDRAM PC100 o PC133. Oggi, il divario delle prestazioni tra timing veloci e rilassati è quasi inesistente. Le latenze della memoria sembrano essersi incrementate, da una generazione di memoria all'altra (CL2/3 con DDR1, CL3-5 con DDR2, CL5 e oltre con le DDR3), ma i cambiamenti sono poco rilevanti, perché le frequenze sono raddoppiate al cambio d'ogni generazione. Le latenze effettive, perciò, sono rimaste più o meno le stesse, mentre ciò che è cresciuto considerevolmente è il throughput.
Le memorie per fanatici hanno un'altra giustificazione, basata solo indirettamente sulle prestazioni: gli overclocker hanno bisogno della massima flessibilità, quando cercano di spingere un sistema al limite. Aumentare la frequenza del bus è spesso l'unica via per incrementare la frequenza della CPU, passaggio che accresce automaticamente la frequenza della memoria, che deriva direttamente dalla frequenza di clock del sistema. Nessun utente, ovviamente, è disposto ad accettare un limite imposto dalla RAM, quindi i prodotti ad alta velocità sono l'ideale per questo tipo d'attività. Questo scenario è valido solamente per gli overclocker estremi, perchè il beneficio di una memoria veloce rispetto ad una lenta è molto ridotto, se i parametri e gli altri componenti rimangono invariati.
Vogliamo, con quest'articolo, cercare di capire quanto siano importanti la velocità e i timing della RAM. Per giungere ad una conclusione abbiamo assemblato un sistema Intel socket 775 e utilizzato due differenti processori: il nuovo Core 2 Duo E8500 a 45 nm con frequenza di 3,16 GHz e 6 MB di cache L2, e un vecchio Pentium 4 Extreme Edition 3,73 GHz single core. Abbiamo deciso di includere P4 perché integra una cache minore e meno efficiente, rispetto a quella dei Core 2 Duo. Entrambi i processori sono stati provati con memorie DDR2-667, DDR2-800 e DDR2-1066, e poi con DDR3-1066 e DDR3-1333. Purtroppo non è stato possibile testare il P4 con la memoria DDR3-1333, perché ciò avrebbe richiesto un FSB 1333 MHz.