Microsoft parla di Windows 7 e netbook

Arrivano le risposte Microsoft alle ipotesi sollevate ieri, secondo le quali Windows 7 renderà i netbook più costosi.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Alcuni rappresentanti Microsoft parlano dell'utilizzo di Windows 7 sui netbook. In quella che sembra una risposta non ufficiale alle parole di Josh Bancroft, scopriamo che c'è molta carne al fuoco, ma nessuna smentita ufficiale.

Brad Brooks, responsabile del marketing Windows,  apre le danze affermando, sostanzialmente, che i notebook con Linux vendono poco perché "gli utenti si aspettavano un sistema simile a Windows", e, probabilmente per questo, "Windows è passato dal 10 all'80%, da febbraio 2008 a oggi, sui netbook".

Brooks sottolinea anche il fatto che Windows offre compatibilità con molte applicazioni e programmi, e cita Microsoft Office, iTunes, World of Warcraft, stampanti e fotocamera digitali. Una situazione alla quale "Linux non si avvicina nemmeno".

Insomma, secondo Brooks gli utenti amano Windows perché lo conoscono, e perché permette di fare tutto molto facilmente. Difficile dargli torto: anche con Linux si può fare tutto, o quasi, ma di sicuro bisogna lavorarci un po', una cosa che non tutti hanno voglia di fare.

Brooks è poi passato all'argomento netbook, che ieri ha sollevato tante polemiche in tutto il mondo.

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Windows 7 manterrà i livelli di diffusione di XP, sui netbook?

"Stiamo lavorando per ridurre il peso di Windows 7, un'interfaccia migliore e un avvio e un arresto più veloci, una migliore gestione della batteria, più affidabilità, stabilità e sicurezza", ha detto. Queste affermazioni lasciano intendere che una versione di Windows 7 dedicata ai netbook è più che un'ipotesi: a questo punto diventa una questione di 'quando', piuttosto che di 'se'.

Brooks, infine, ricorda che la Starter Edition sarà disponibile in tutto il mondo, e non solo nei paesi in via di sviluppo, come succede con XP. Brooks, su questo punto, parla di andare incontro "ai costruttori di portatili a bassissimo costo", lasciando implicitamente agli OEM la responsabilità della scelta.