Mummia in 3D grazie alla tomografia computerizzata

Al Medelhavsmuseet di Stoccolma c'è un tavolo settorio digitale che consente di spacchettare una mummia. Tramite interfaccia touch è possibile godere virtualmente di tutti i dettagli del sarcofago e i vari strati.

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a cura di Dario D'Elia

Poter spacchettare un sarcofago e la Mummia ospitata all'interno è sempre stato il sogno di grandi e piccini; almeno di quelli che considerano degna di interesse la storia egizia. Beh, grazie alla tomografia computerizzata e altre tecnologie di elaborazione grafica digitale adesso è possibile "spogliare" la mummia di Neswaiu, un sacerdote del Tempio Montu di Tebe vissuto nel III secolo a.C., presso il Medelhavsmuseet di Stoccolma. Il Museo di antichità del Mediterraneo e Vicino Oriente infatti ha dedicato un intero padiglione al mondo degli Egizi.

Il tavolo

Il pezzo forte dell'esposizione, per altro pensata e studiata soprattutto per i giovani visitatori, è proprio la "stanza di imbalsamazione" con un tavolo di autopsia digitale, resti mummificati e bare. L'applicazione del tavolo (Inside Explorer) è stata realizzata in collaborazione con l'Interactive Institute Swedish ICT.

La tomografia computerizzata è usata da tempo nelle ricerca scientifica, ma come ha spiegato uno dei curatori del progetto Thomas Rydell, "fornisce informazioni sull'interno della mummia però senza colori o informazioni della superficie". L'interfaccia per i visitatori invece consente di godere virtualmente di tutti i dettagli del sarcofago e i vari strati. Dopodiché è possibile con il tocco cambiare punto di vista, zoomare sui dettagli, concentrarsi su sezioni, etc.

Institute Swedish ICT ha lavorato su progetti analoghi con il Natural History Museum di Londra, lo Smithsonian di Washington e il Field Museum of Natural History di Chicago. Per quest'ultimo ad esempio ha realizzato una versione digitale della mummia Gilded Lady, che sarà "spacchettabile" virtualmente da aprile.

Il progetto Neswaiu resta comunque il più avanzato poiché combina tomografia computerizzata e fotogrammetria, che insieme a foto 2D scattate da più angoli permettono di creare un accurato modello 3D. Il software di riferimento è poi Autodesk Recap Photo.