No, il fondatore di Ethereum non ha hackerato il Ministero della Transizione Ecologica

Nella notte il profilo Twitter del Ministero della Transizione Ecologica è stato hackerato, ma non dal fondatore di Ethereum.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Nella notte, l'account Twitter del Ministero della Transizione Ecologica ha subito un attacco hacker. La situazione sembra ora essere tornata alla normalità (o quasi), ma a seguito dell'attacco la foto profilo è stata sostituita con quella di Vitalik Buterin e il nome trasformato in "vitalik.eth".

Il riferimento è abbastanza lampante, ma per chi non fosse avvezzo al mondo delle criptovalute, Vitalik Buterin non è altro che il fondatore di Ethereum, probabilmente una delle cripto più famose insieme a Bitcoin.

La notizia è stata riportata da diverse testate nazionali, secondo cui Buterin avrebbe hackerato l'account Twitter del Ministero, nonché da alcuni esponenti politici; purtroppo, dobbiamo informarli che hanno preso un abbaglio: le indagini della polizia postale sono ancora in corso, ma è davvero poco probabile che il fondatore di Ethereum abbia hackerato il profilo del Ministero della Transizione Ecologica per renderlo quanto più simile possibile al proprio. È molto più probabile, come spesso capita, che i malintenzionati volessero impersonare Buterin, usando lo stesso nome e la stessa foto profilo dell'account originale, per mettere in atto una truffa legata a Ethereum: non si tratta affatto di una pratica nuova, che viene attuata spesso sia su Twitter che su altri canali, come ad esempio YouTube.

L'attacco è stato messo in atto in concomitanza con il merge di Ethereum, che è passato dal modello "proof of work" a quello "proof of stake". Gli hacker hanno pensato bene di sfruttare il momento per truffare i più sprovveduti, pubblicizzando sul profilo hackerato dei Ministero un giveaway di 50.000 ETH, come potete vedere dai tweet qui sotto.