NVIDIA: la risoluzione nativa è "roba vecchia", il DLSS è qui per restare

Nvidia dice che il gioco a risoluzione nativa è finito, il DLSS è qui per restare

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Bryan Catanzaro di Nvidia ha recentemente parlato di DLSS 3.5 dei vantaggi generali dell'upscaling e del rendering generati dall'intelligenza artificiale. Il dirigente, responsabile per il settore Applied Deep Learning Research ha dichiarato che la risoluzione nativa dei giochi non è più la soluzione migliore per ottenere la massima fedeltà grafica.

Catanzaro ha poi affermato che il settore della grafica di gioco si sta dirigendo verso una maggiore dipendenza dalla ricostruzione delle immagini e dal rendering grafico basato sull'intelligenza artificiale in futuro.

Catanzaro ha sottolineato che il miglioramento della fedeltà grafica attraverso la pura forza bruta non è più una soluzione ideale, a causa del fatto che "la legge di Moore è morta". Di conseguenza, ha spiegato Catanzaro, è necessario implementare tecnologie più intelligenti, come il DLSS, per migliorare la fedeltà grafica e aggirare i miglioramenti delle prestazioni, altrimenti bassi da generazione a generazione, riscontrati nell'hardware grafico odierno.

Nel caso di Cyberpunk 2077, tanto il giornalista Pedro Valdas quanto Jakub Knapik di CD Projekt Red hanno affermato che il path-tracing completo sarebbe stato impossibile in quel gioco senza tutte le tecnologie di DLSS, soprattutto in termini di upscaling dell'immagine e generazione di fotogrammi. Hanno inoltre sottolineato come DLSS abbia aggiunto in modo intelligente un maggiore margine di prestazioni alle moderne GPU, consentendo a Cyberpunk 2077 di eseguire una simulazione realistica della luce in tempo reale, producendo un'immagine molto più realistica e dettagliata rispetto al rendering dei giochi in modo tradizionale.

Alla domanda sul futuro dell'apprendimento automatico nella grafica dei giochi, Catanzaro ha affermato che DLSS/AI saranno in grado di sostituire completamente il rendering tradizionale. Catanzaro ha continuato dicendo che l'industria si è resa conto di poter apprendere funzioni molto più complicate esaminando grandi insiemi di dati (con l'AI) piuttosto che costruendo algoritmi da zero ("tecniche di rendering tradizionali").

Le dichiarazioni di Catanzaro sono un’indicazione (piuttosto forte) che il mondo dei videogiochi sta entrando in una nuova fase. Non è detto che la legge di Moore sia davvero defunta - una cosa che abbiamo già sentito molte volte - ma sicuramente la pura potenza hardware pesa un po’ meno di prima, proprio grazie ai moderni algoritmi IA.

Possibile, come Nvidia sembra suggerire, che il miglioramento della grafica in futuro sarà dovuto esclusivamente ai miglioramenti degli algoritmi? Sicuramente per Nvidia si tratta di una questione fondamentale, e le dichiarazioni di Catanzaro lo dimostrano; d’altra parte, sembra anche che l’azienda stia preparando una nuova generazione di schede video ancora più potenti - pare fino al doppio rispetto alle RTX 4000.

Il che ha senso dopotutto: forse gli algoritmi sono davvero l’unico modo per garantire l’evoluzione del gaming (e non solo). Ma serve anche hardware che possa farli funzionare, questi algoritmi.