Nvidia SLI e AMD CrossFire, cosa c'è dietro i frame al secondo

Diamo uno sguardo approfondito ad alcuni problemi che si hanno nei test delle configurazioni multi-GPU usando gli strumenti tradizionali. A permetterci questo approfondimento la suite di strumenti Nvidia FCAT.

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a cura di Don Woligroski

Introduzione

Nel corso degli anni abbiamo accumulato montagne di dati grazie a strumenti di benchmark come Fraps o i test integrati nei principali titoli in commercio, in modo da valutare le prestazioni delle schede video. Queste informazioni, storicamente, ci hanno aiutato a capire quale scheda video fosse più rapida rispetto a un'altra o l'incremento prestazionale che ci saremmo dovuto aspettare da una seconda GPU in CrossFire o SLI.

Come vi sentireste se vi dicessimo che usare i frame al secondo per valutare le prestazioni è un procedimento fondamentalmente errato? È una cosa dura da accettare, vero? È stata la nostra prima reazione quando il collega di The Tech Report Scott Wasson ha per primo sollevato il problema delle latenze nel rendering dei frame usando Fraps, incontrando il problema dello stuttering persino in presenza un frame rate medio elevato.

Benché del "problema" si parlasse anche alcuni anni fa, c'è voluto del tempo per arrivare ad affrontarlo, e per almeno un paio di ragioni. La prima è che anche l'appassionato con la mente più aperta non si trova a proprio agio con cambiamenti che distruggono dei dogmi fondamentali. Nessuno vuole credere che l'informazione data fino a oggi fosse imprecisa. Quindi, in molti hanno chiuso gli occhi davanti al problema il più a lungo possibile.

La seconda ragione, forse persino più corretta dal punto di vista tecnico, è che non c'è un metodo che rimpiazzi totalmente quello che riguarda il frame rate medio. I tempi di rendering dei frame e la latenza non sono le risposte al problema; ci sono altre variabili in gioco, inclusa la posizione in cui si recupera l'informazione nella pipeline grafica.

In conclusione, non c'è un parametro che possiamo usare per confrontare in modo definitivo le prestazioni. I frame al secondo sono però lontani dall'essere confinati nel campo dell'inutilità. È un buon metodo per capire se un prodotto offre prestazioni inadeguate.

Quando vedete una scheda video che raggiunge una media sotto i 15 FPS percepite al volo che l'esperienza sarà tutt'altro che fluida e realistica. Sfortunatamente la media dei frame al secondo non aiuta a distinguere la costanza dei frame renderizzati, in particolare quando due soluzioni raggiungono FPS elevati e sembrano offrire prestazioni simili.

Il quadro non è però del tutto negativo. L'analisi delle prestazioni grafiche apre le pronte a una nuova frontiere, e ci sono un sacco di persone che stanno lavorando, per arrivare presto a una soluzione ideale e condivisa. Per quanto ci riguarda, abbiamo recentemente inserito dei grafici nelle recensioni che riguardano gli FPS medi, quelli minimi, quelli nel corso del tempo e la variabilità nel rendering dei frame. Nessuno di questi dati offre una risposta definitiva, ma aiuta a dipingere un quadro più completo per una scelta migliore della scheda video giusta per giocare.

Oggi diamo un'occhiata a un altro strumento che ci aiuterà a indagare sulle prestazioni delle schede video – in particolare le configurazioni multi-GPU: si chiamata Frame Capture Analysis Tool o in breve FCAT, ed è realizzato da Nvidia.