Risultati: consumi

OCZ ha introdotto qualche mese fa il Vector 150, un SSD con controller Barefoot 3 e memoria Toshiba a 19 nanometri. È dotato di una nuova funzionalità di codifica e punta al chi vuole alte prestazioni.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati: consumi

Consumo in idle

I consumi in idle sono i più importanti per un SSD consumer. Data la velocità con la quale vengono completate le operazioni, è questo lo stato in cui gli SSD passano più tempo. Le soluzioni enterprise sono usate con più frequenza e quindi i consumi in idle, seppur importanti, passano in secondo piano.

I numeri in idle attivo sono critici, specialmente quando si tratta di impatto su piattaforme mobile. "Idle" però vuol dire cose differenti su diversi sistemi. Praticamente ogni drive che testiamo è in grado di entrare in uno o più stati low-power, fino a includere DevSleep. DevSleep è una parte delle specifiche host SATA 3.2: richiede un SSD capace e una piattaforma compatibile, ma porta l'archiviazione a consumare davvero poco. Questo è il motivo per cui testiamo l'idle attivo; è facile da identificare ed è lo stato in cui l'SSD passa la maggior parte del tempo.

Malgrado l'uso del controller del Vector, il Vector 150 dimostra un consumo in idle attivo identico al Vertex 450. Certo, è sempre pochissimo, ma quella differenza non è un errore di misura. C'è sempre. È un risultato apprezzabile, anche se non ai livelli delle soluzioni di Samsung, Intel, SanDisk e Plextor.

Consumi medi PC Mark 7

Registrando i consumi durante il carico di lavoro, persino uno relativamente pesante, vediamo un uso medio abbastanza simile ai valori in idle. Il consumo massimo può raggiungere un picco abbastanza evidente, ma la richiesta energetica vista durante PCMark 7 è abbastanza leggera.

I consumi medi ricadono dove ce li saremmo aspettati, in quanto il nuovo Vector 150 e il vecchio Vertex 450 sono quasi appaiati. Il precedente portabandiera Vector ha una media di poco più alta. Analizziamo il log dei dati per avere maggiori dettagli.

Con questa scala, le differenze ridotte in idle tra i drive non sono evidenti. Ciò che vediamo è che il Vector originale usa più energia in vari punti rispetto agli SSD OCZ con memoria realizzata con un processo inferiore ai 25 nanometri.

Consumo massimo

Il Vector 150 consuma meno di tutti gli altri prodotti OCZ sotto massimo carico. Non è una grande vittoria però. Non che il consumo massimo non sia importante, ma un SSD client spende pochissimo in tale stato. Un watt o due in più non fanno una differenza apprezzabile.