Ergonomia
Come altri modelli recenti basati su identica tecnologia, il 248C si presenta con uno spessore davvero ridotto: solo 33 mm.
Caratteristiche la colorazione bicolore bianco-nero e la base in alluminio, sofisticata ed elegante.
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Purtroppo ritroviamo qui alcuni difetti già visti su altri modelli "di design": trasformatore esterno (lo schermo è troppo sottile per integrare la circuiteria di alimentazione), nessuna regolazione ammessa in altezza, nessuno spazio per accessori come porte USB o lettori di memory card.
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La più grossa lacuna rimane però l'assenza di ingressi DVI. Due HDMI, perfino un vecchio VGA, ma chi si trova nella fascia intermedia e ha un PC con uscita DVI dovrà acquistare un adattatore, con inevitabile degrado qualitativo dell'immagine.
Questa la posizione sull'argomento di Jeroen Brants, Product Manager Europe MMD, interpellato per l'occasione:
“[...]La nostra aspettativa è che l'utente finale adotti sempre più l'HDMI per sfruttare tutte le opportunità che l'HDMI ha da offrire. [...] Attualmente stiamo notando che il mercato consumer si sta muovendo verso l'HDMI anziché il DVI per sfruttare fino in fondo le possibilità multimediali.[...]L'utente finale che vuole utilizzare una connessione DVI può farlo attraverso un convertitore HDMI-DVI che è disponibile in tutti i negozi di elettronica”.
Pulsante di accensione e altri controlli, tutti "a sfioramento", si trovano nella parte inferiore della cornice. Avvicinando la mano alla scritta Philips compaiono i tasti Menu/OK, Back /Risparmio Energetico e i due pulsanti freccia che fungono anche da regolazioni veloci per la selezione dell'ingresso video e la selezione della modalità video SmartImage. Quest'ultima consente di passare velocemente a dei preset ottimizzati per la lettura di testo, lavoro office, fotoritocco, visione di film, gioco o il risparmio energetico.
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Buona la sensibilità dei controlli a sfioramento, piuttosto confortevoli nel loro genere anche se dobbiamo ancora trovare dei pulsanti a sfioramento comodi al pari dei buoni vecchi pulsanti reali. Il menu è piuttosto completo per un monitor consumer e, dal punto di vista del colore, consente di regolare la temperatura su diversi valori tra 5000 e gli 11500 K, la gamma tra 1,8 e 2,6, e permette d'intervenire sui singoli assi RGB; offre anche una modalità sRGB che simula al meglio questo spazio colore.
Da sottolineare la presenza di un software di gestione/controllo - SmartControl - che contiene, tra l'altro, una procedura guidata per la calibrazione visiva del colore. Non sarà come avere un colorimetro, ma certo è un passo avanti rispetto al classico approccio "accendo il monitor e inizio a usarlo con le impostazioni di default".