Portabilità dei dati, Apple si unisce a Microsoft, Google e Facebook

A un anno dalla sua nascita, anche Apple ha deciso di unirsi al consorzio Data Transfer Project, raggiungendo così Google, Microsoft, Facebook e Twitter. Obiettivo sviluppare una tecnologia open source che consenta di trasferire facilmente i propri dati tra i diversi fornitori di servizi.

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a cura di Alessandro Crea

A un anno dall'avvio ufficiale del Data Transfer Project, anche Apple ha deciso di aderire, come annunciato dalla stessa azienda nella giornata di oggi. Il colosso di Cupertino andrà così ad affiancare Google, Microsoft, Facebook e Twitter, allo scopo di sviluppare una tecnologia open source che consenta di trasferire facilmente i propri dati tra i diversi fornitori di servizi. Tra le nuove adesioni va poi segnalata anche quella del Solid Project di Tim Berners-Lee, che lavora all'interoperabilità dei contatti tra diverse piattaforme, e Mastodon, che invece ha lo stesso obiettivo ma per i post.

Insomma a quanto pare sia i grandi protagonisti dell'oligarchia hi-tech che gli irregolari libertari come Berners-Lee sembrano favorevoli alla libera circolazione dei dati, anche se molto probabilmente animati da motivazioni assai distanti, forse persino antitetiche.

‎Fino ad oggi il DTP ha lavorato soprattutto sul codice di strumenti come Google Takeout e Facebook Access Your Information, due tool che consentono di esportare i dati delle rispettive piattaforme, con l'obiettivo di renderli compatibili. Allo stato attuale infatti gli strumenti consentono all'utente di scaricare i dati direttamente sul disco rigido, ma la speranza è che in un prossimo futuro i dati possano essere trasferibili direttamente da un servizio all'altro, senza necessità di transitare prima per il computer dell'utente, inviando ad esempio le foto di Facebook a un account Google Foto o viceversa.

Una situazione che, nelle parole dei protagonisti, non sembra poi essere così lontana. "Facciamo continui progressi", si legge ad esempio sulla pagina GitHub del DTP, mentre Jessie Chavez, responsabile Google per il progetto, ha aggiunto: "‎siamo davvero incoraggiati dai progressi fatti dal Data Transfer Project da quando lo abbiamo annunciato lo scorso anno e ci auguriamo di poter iniziare a introdurre le prime funzionalità d'interfaccia già a partire dai prossimi mesi".‎