Negli ultimi anni, i videogiochi sono diventati una forma di intrattenimento che sta raggiungendo livelli grafici impressionanti: le ambientazioni sono curate nei minimi dettagli, creando paesaggi incredibili che lasciano i giocatori a bocca aperta. Per vivere al meglio queste esperienze visive, è fondamentale dotarsi di un monitor da gaming di alta qualità, capace di valorizzare ogni dettaglio grafico.
Tuttavia, scegliere il monitor giusto non è affatto semplice, giacché i fattori da considerare sono molti e spesso complessi. Anche i modelli più costosi o di punta potrebbero non essere adatti alle esigenze di tutti, quindi è essenziale informarsi bene prima di fare un acquisto. In questa guida, quindi, vi accompagneremo passo passo per aiutarvi a scegliere il monitor da gaming più adatto a voi, scorporandone tutte le caratteristiche.
Risoluzione e dimensioni
La prima cosa di cui è importante tenere conto in un monitor da gaming è la risoluzione. Questo infatti sarà il fattore essenziale che determinerà la qualità delle immagini che verranno trasmesse su schermo. Al momento i monitor più all’avanguardia riescono a raggiungere i 4K senza problemi, per cui se cercate il meglio del meglio vi consigliamo di mirare a quelli. Ovviamente, se il vostro intento è utilizzare il dispositivo per videogiocare e volete sfruttare la massima risoluzione possibile, assicuratevi di avere una scheda video abbastanza potente da poterla reggere. In alternativa potete anche optare per monitor in 2K o in Full HD, risoluzioni che sono comunque ottime, ma vi sconsigliamo di scendere al di sotto del FHD, in quanto soprattutto ai giorni d’oggi la differenza è più che evidente.
Legata alla risoluzione, anche la dimensione del monitor è da tenere in conto. Come linea generale, se si va a comprare un monitor in risoluzione 4K è bene cercare di prenderlo anche con una lunghezza dello schermo di almeno 32 pollici, e ciò risulterà in un monitor che occuperà più spazio sulla propria postazione di gioco. Ovviamente è anche possibile trovare monitor in 4K con meno pollici, ma scegliendone uno del genere si rischia di perdere la qualità di questa risoluzione, e quindi di non poterla sfruttare a pieno.
Frequenza di aggiornamento
Un altro importante fattore da tenere in mente è la frequenza di aggiornamento, la quale indica il numero di volte in cui l’immagine sullo schermo si aggiorna in un secondo. Questa caratteristica è essenziale soprattutto per chi gioca a titoli competitivi, e ha quindi bisogno che l’immagine su schermo rispecchi ciò che accada con la precisione più alta possibile.
Come linea generale, maggiore è la frequenza di aggiornamento e meglio è. Al giorno d’oggi è facilissimo trovare monitor con una frequenza che si aggira attorno ai 120 Hz, i quali sono già ottimali di per sé. Se però volete andare oltre e credete che potrebbero non essere abbastanza per le vostre esigenze, allora sappiate che il mercato propone tantissime opzioni tra cui scegliere, con monitor che raggiungono anche una frequenza di aggiornamento di 240 Hz.
Tempo di risposta (input lag)
A braccetto con la frequenza di aggiornamento c’è anche l’input lag, un’altra caratteristica importante da tenere in considerazione soprattutto per chi gioca in competitivo. Più nello specifico, l’input lag (chiamato anche “tempo di risposta”) calcola il tempo che serve a un pixel per passare da una scala di grigi a un’altra, ed è essenziale che questo valore sia il più basso possibile.
Un buon valore di input lag per un monitor si aggira intorno ai 5 ms, ma anche in questo caso più si scende con il valore e migliore sarà l’esperienza di gioco. Vi consigliamo, però, di dare particolare importanza a questo fattore solamente se, come già detto, giocate principalmente in modo competitivo, in quanto trovare monitor con input lag più basso di così significa salire anche di prezzo. Se siete comunque interessati, sappiate che è possibile trovare monitor che raggiungono un input lag di addirittura 1 ms.
Tecnologie di Sincronizzazione (G-Sync, FreeSync)
Le tecnologie di sincronizzazione adattiva, come NVIDIA G-Sync e AMD FreeSync, rappresentano una soluzione fondamentale ai problemi visivi che affliggono da tempo il mondo dei videogiochi. Il problema nasce dalla disarmonia tra la scheda grafica (GPU) e il monitor. Mentre il monitor aggiorna l'immagine a una frequenza fissa, ad esempio 144 volte al secondo (144 Hz), la GPU produce fotogrammi a una velocità che varia costantemente in base alla complessità della scena di gioco. Questo disallineamento porta a due difetti principali. Il primo è lo screen tearing, una fastidiosa linea di "frattura" orizzontale che appare quando il monitor tenta di disegnare un nuovo fotogramma a metà del precedente. Il secondo è lo stuttering (o judder), un fastidioso micro-scatto che si verifica quando, per evitare il tearing tramite V-Sync, la GPU è costretta a mostrare due volte lo stesso fotogramma perché non è pronta a inviarne uno nuovo in tempo.
La genialità di G-Sync e FreeSync risiede nell'invertire la dinamica tradizionale. Invece di forzare la GPU ad adattarsi al ritmo fisso del monitor, rendono il monitor un dispositivo a frequenza di aggiornamento variabile (VRR). In questo modo, è il monitor a sincronizzarsi dinamicamente e in tempo reale con il numero di fotogrammi prodotti dalla GPU. Se la scheda grafica genera 92 frame in un secondo, il monitor si aggiornerà esattamente 92 volte in quel secondo, adattandosi istantaneamente a ogni fluttuazione. Il risultato è un'esperienza di gioco incredibilmente più fluida e reattiva. Le immagini scorrono integre, senza l'artefatto del tearing, e il movimento è privo di scatti, garantendo un'immersione visiva superiore e permettendo di godere appieno della potenza del proprio hardware.
Qual è la differenza tra G-Sync e FreeSync?
Sebbene entrambe le tecnologie mirino allo stesso risultato, G-Sync e FreeSync seguono percorsi molto diversi. G-Sync è la soluzione proprietaria di NVIDIA, che nella sua forma più pura richiede l'installazione di un modulo hardware specifico all'interno del monitor. Questo chip gestisce la comunicazione diretta con la GPU GeForce e garantisce un controllo meticoloso sulla sincronizzazione. Per ottenere la certificazione, i monitor devono superare un rigoroso processo di test da parte di NVIDIA, che ne valida la qualità su centinaia di parametri. Questo approccio garantisce prestazioni eccellenti ma comporta un costo aggiuntivo, rendendo i monitor G-Sync nativi generalmente più costosi. L'ecosistema si articola in diversi livelli: il top di gamma è G-Sync Ultimate, che assicura prestazioni HDR eccezionali oltre a una sincronizzazione perfetta. Esistono poi i monitor G-Sync Compatible, che sono in realtà monitor FreeSync testati e certificati da NVIDIA per funzionare correttamente con le sue schede video, offrendo un'opzione più economica ma garantita.
D'altra parte, AMD FreeSync si basa su uno standard aperto chiamato VESA Adaptive-Sync, integrato nel protocollo DisplayPort e HDMI. Non richiedendo un modulo hardware proprietario, i costi di implementazione per i produttori sono molto più bassi. Questa natura aperta ha portato a una diffusione capillare, rendendo FreeSync disponibile su una vastissima gamma di monitor a prezzi più competitivi. Anche AMD ha strutturato la sua offerta in diversi livelli per certificare le prestazioni. Il livello base è FreeSync, che elimina il tearing. Si passa poi a FreeSync Premium, che aggiunge il requisito di almeno 120 Hz di frequenza di aggiornamento e la funzione LFC (Low Framerate Compensation) per mantenere la fluidità anche a bassi frame rate. Al vertice troviamo FreeSync Premium Pro, che ottimizza ulteriormente l'esperienza garantendo un supporto HDR di alta qualità a bassa latenza, ideale per i giochi più moderni.
Tipologia di pannello
La scelta della tecnologia del pannello è determinante per la qualità visiva di un monitor, influenzando direttamente colori, contrasto e velocità. Le tre tecnologie principali sul mercato sono IPS, VA e TN.
I pannelli IPS (In-Plane Switching) sono ampiamente considerati il punto di riferimento per la fedeltà cromatica e gli angoli di visione. Offrono colori estremamente accurati, ricchi e vibranti, che non subiscono alterazioni significative neanche quando si osserva lo schermo da una posizione angolata. Questo li rende la scelta perfetta non solo per i giochi dall'impatto grafico spettacolare, ma anche per professionisti che si occupano di fotografia, video e design. Sebbene in passato fossero più lenti, i moderni pannelli IPS da gaming hanno raggiunto tempi di risposta molto bassi, quasi alla pari dei TN. Il loro unico vero compromesso è un contrasto inferiore rispetto ai pannelli VA, che può portare i neri a sembrare più un grigio scuro in ambienti bui.
I pannelli VA (Vertical Alignment) si distinguono per il loro eccezionale rapporto di contrasto, che è di gran lunga superiore a quello degli IPS. Questa caratteristica si traduce in neri incredibilmente profondi e intensi, che conferiscono all'immagine una maggiore tridimensionalità e rendono le scene scure molto più dettagliate e realistiche. Per questo motivo, sono la scelta ideale per chi ama i giochi dall'atmosfera cupa, per un'esperienza cinematografica immersiva e per la visione di film. Il loro punto debole risiede in un tempo di risposta a volte più lento nelle transizioni dai toni scuri, che può generare un leggero effetto scia (ghosting) dietro gli oggetti in rapido movimento.
Infine, i pannelli TN (Twisted Nematic) sono costruiti con un unico obiettivo in mente: la massima velocità. Offrono i tempi di risposta più rapidi in assoluto e le frequenze di aggiornamento più elevate, arrivando a 360 Hz e oltre. Questa reattività fulminea riduce al minimo l'effetto di motion blur e offre un vantaggio competitivo decisivo nei giochi e-sport ad alta velocità come gli sparatutto in prima persona. Questa performance, tuttavia, avviene a scapito della qualità dell'immagine. I colori sono meno vividi e precisi rispetto a IPS e VA, e gli angoli di visione sono molto ristretti, causando una notevole alterazione cromatica non appena ci si sposta dal centro dello schermo. Sono quindi la scelta quasi esclusiva dei giocatori professionisti.
HDR (High Dynamic Range)
L'High Dynamic Range (HDR) è una tecnologia che rivoluziona la qualità dell'immagine, consentendo a un monitor di visualizzare una gamma di luminosità e colori molto più ampia rispetto al tradizionale Standard Dynamic Range (SDR). Un'immagine HDR appare più realistica e d'impatto perché può mostrare contemporaneamente dettagli finissimi sia nelle zone più buie dell'inquadratura sia in quelle più luminose. Riflessi speculari, esplosioni o la luce del sole acquisiscono una brillantezza realistica, mentre i colori appaiono più saturi e sfumati, avvicinandosi a come l'occhio umano percepisce il mondo.
Per offrire un'esperienza HDR autentica, un monitor deve possedere specifiche tecniche di alto livello. La luminosità di picco, misurata in nits, è cruciale: se un monitor standard si ferma a circa 300 nits, un buon HDR parte da almeno 600 nits per arrivare a 1000 nits o più nei modelli di punta. Altrettanto importante è la capacità di gestire i neri. I monitor HDR più avanzati utilizzano il local dimming, una tecnologia che suddivide la retroilluminazione dello schermo in zone multiple che possono essere attenuate o spente in modo indipendente, garantendo così neri profondi accanto a picchi di luce abbaglianti e un contrasto spettacolare.
Per guidare i consumatori, l'organizzazione VESA ha introdotto la certificazione DisplayHDR. Il livello base DisplayHDR 400 indica una luminosità di picco di 400 nits, ma spesso manca di local dimming e offre un miglioramento solo modesto rispetto all'SDR. Un salto di qualità significativo si ha con DisplayHDR 600, che garantisce 600 nits, una gamma colori più ampia e il local dimming, offrendo un'esperienza HDR già molto valida. Al vertice si trovano le certificazioni DisplayHDR 1000 e superiori, che identificano i monitor in grado di raggiungere luminosità estreme e dotati di sistemi di local dimming avanzati, per una qualità visiva senza compromessi.
Ingressi e connettività
Le porte di connessione di un monitor da gaming sono un aspetto tecnico cruciale per sbloccarne il pieno potenziale. La scelta del cavo e della porta giusta determina la massima risoluzione e frequenza di aggiornamento raggiungibili. DisplayPort è considerata la connessione di riferimento per il PC gaming. La sua versione più diffusa, la 1.4, ha una larghezza di banda sufficiente per supportare configurazioni ad alte prestazioni come il 4K a 120 Hz o il 1440p a 240 Hz. Lo standard più recente, DisplayPort 2.1, è già pronto per il futuro, essendo in grado di gestire risoluzioni e refresh rate ancora più estremi.
HDMI è un'altra porta universale, ma è fondamentale prestare attenzione alla sua versione. Mentre HDMI 2.0 è adeguato per il 4K a 60 Hz o il 1440p fino a 144 Hz, lo standard HDMI 2.1 è diventato essenziale. Grazie alla sua elevatissima larghezza di banda, è l'unico in grado di supportare il 4K a 120 Hz, caratteristica fondamentale per sfruttare appieno le console di nuova generazione come PlayStation 5 e Xbox Series X. HDMI 2.1 abilita anche funzioni come il VRR (Variable Refresh Rate) su console, migliorando ulteriormente la fluidità del gioco.
Oltre a queste, la porta USB-C sta guadagnando sempre più popolarità per la sua incredibile versatilità. Attraverso un singolo cavo, può trasmettere il segnale video ad alta risoluzione, l'audio, trasferire dati e persino ricaricare un laptop collegato, semplificando enormemente la gestione dei cavi sulla scrivania. Molti monitor da gaming includono anche un pratico hub USB, che mette a disposizione porte USB-A aggiuntive per collegare comodamente mouse, tastiera e altre periferiche direttamente allo schermo.
Monitor piatto o curvo?
La scelta tra un monitor piatto e uno curvo è una questione di preferenze personali e di utilizzo. Negli ultimi anni, i monitor curvi hanno guadagnato grande popolarità, promettendo un'esperienza più coinvolgente. Il loro vantaggio principale risiede infatti nell'aumento dell'immersività. Avvolgendo il campo visivo dell'utente, specialmente nei formati più grandi e ultrawide, la curvatura riempie la visione periferica e crea la sensazione di essere "all'interno" del gioco. Questo design può anche migliorare il comfort visivo durante lunghe sessioni, poiché mantiene i bordi e il centro dello schermo a una distanza più uniforme dagli occhi, riducendo lo sforzo di messa a fuoco. La curvatura, indicata da un valore come 1800R o 1000R (dove un numero più basso significa una curva più accentuata), può inoltre accentuare la percezione della profondità dell'immagine.
D'altra parte, il tradizionale monitor piatto rimane una scelta eccellente e spesso più pratica. La sua principale virtù è la versatilità. Non presentando alcuna distorsione geometrica, è perfetto per un uso polivalente che spazia dal gaming alla produttività. Chi si occupa di grafica, fotoritocco o architettura troverà le linee rette di un monitor piatto indispensabili per un lavoro di precisione. I monitor piatti sono anche generalmente più economici a parità di specifiche tecniche e si prestano meglio a configurazioni multi-monitor, creando una superficie di visione più continua e armoniosa. In definitiva, se l'obiettivo primario è la massima immersione in giochi single-player e si dispone di uno schermo di grandi dimensioni, un monitor curvo è un'ottima opzione. Se invece si cerca un dispositivo versatile per gaming, lavoro e intrattenimento, o si ha un budget più limitato, il monitor piatto rappresenta ancora una soluzione sicura e affidabile.
Prezzo
Come potrete immaginare, il prezzo di un monitor da gaming può variare a seconda di tanti fattori; non solo quelli che vi abbiamo listato qui sopra, che sono i più importanti, ma anche tanti altri. Prima di andare a stabilire un budget da spendere per un pezzo del genere, quindi, vi consigliamo di capire bene cosa state cercando in un monitor ed, eventualmente, fare i dovuti compromessi per non sforare il prezzo che vi siete prefissati, ma portarvi comunque a casa un prodotto che possa soddisfarvi.
In linea generale, però, i prezzi iniziano da 150 euro per un monitor che possieda l’essenziale per iniziare a giocare. Man mano che si sale con la qualità del prodotto, non è difficile arrivare e persino superare i 1000 euro, ma per un acquisto del genere vi portereste a casa un monitor di tutto rispetto, che contribuirà a portare le vostre sessioni videoludiche al prossimo livello.
Alcuni modelli consigliati
L'Alienware AW3423DWF è uno dei monitor gaming ultrawide più performanti attualmente sul mercato, progettato per offrire un'esperienza di gioco davvero immersiva. Il suo schermo curvo OLED da 34 pollici si distingue per la qualità dell'immagine, garantendo colori vivaci e contrasti profondi grazie alla tecnologia QD-OLED. Questa combinazione, insieme alla risoluzione UltraWide, rende il monitor perfetto per titoli graficamente impegnativi, offrendo dettagli incredibilmente nitidi. Inoltre, con una frequenza di aggiornamento fino a 240 Hz, il monitor assicura una fluidità di gioco impeccabile, riducendo al minimo il ritardo e migliorando la reattività, caratteristiche fondamentali per chi gioca in modo competitivo.
Il Samsung Odyssey Neo G8 (modello S32BG850) è uno dei migliori monitor curvi da gaming disponibili sul mercato, pensato per offrire un'esperienza visiva straordinaria agli appassionati. Con un pannello curvo da 32 pollici e risoluzione UHD 4K, questo monitor combina immagini ultra dettagliate con una fluidità incredibile, grazie alla frequenza di aggiornamento di 240 Hz e a un tempo di risposta di appena 1 ms. Queste specifiche lo rendono ideale per affrontare anche i giochi più intensi e frenetici, garantendo movimenti fluidi e reattività impeccabile. Il Samsung Odyssey Neo G8 è perfetto per i giocatori che vogliono immergersi completamente nelle loro sessioni di gioco, sfruttando una qualità d'immagine eccezionale e prestazioni all'avanguardia.
L'ASUS TUF Gaming VG249Q1R si posiziona come un'ottima scelta per i giocatori che cercano un monitor gaming economico senza rinunciare alla qualità. Con un display da 23,8 pollici e risoluzione Full HD (1920x1080 pixel), offre un pannello IPS che garantisce colori vivaci e ampi angoli di visione, ideali per sessioni di gioco prolungate. Uno dei suoi punti di forza è la frequenza di aggiornamento, che può essere overcloccata fino a 165 Hz, andando oltre lo standard di 144 Hz, e un tempo di risposta di 1 ms MPRT, perfetto per minimizzare il motion blur e assicurare una fluidità e reattività eccellente durante il gioco. Inoltre, la tecnologia Extreme Low Motion Blur (ELMB) contribuisce a migliorare ulteriormente la nitidezza delle immagini, rendendolo un'ottima opzione per i giochi d'azione rapidi e frenetici.