Consumi

Arriva la famiglia Intel Xeon Scalable Processor. Ecco il test del modello Xeon Platinum 8176 con 28 core e 56 thread.

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a cura di Tom's Hardware

Il consumo è di importanza critica nei datacenter. È una spesa che deve essere tenuta in considerazione nel costo di possesso totale e gestita di conseguenza. È anche correlato al calore disperso, che necessita di raffreddamento, un'altra fonte di richiesta energetica e di costo.

Uno dei modi migliori per ridurre i costi è svolgere più lavoro per watt. La famiglia Scalable Processor di Intel migliora l'efficienza rispetto alle generazioni precedenti usando meno energia per core.

Come i chip Skylake mainstream, i nuovi Xeon si affidano alla tecnologia Speed Shift, che dà il controllo degli stati energetici al processore anziché al sistema operativo. L'OS si occupa di definire le preferenze, come le prestazioni minime e massime, mentre il processore gestisce le regolazioni più precise. Un insieme espanso di P-state permette al processore di controllare frequenza e tensioni in modo più mirato, risparmiando energia e accelerando il tempo di risposta. Speed Shift elimina anche la latenza associata ai comandi P-state gestiti dal sistema operativo.

Questo è un passo avanti dalla funzione Hardware Controlled Power Management (HWPM) di Broadwell-EP. Tra le altre ottimizzazioni Intel ha implementato una tensione per-core indipendente e domini di frequenza che permettono al processore di gestire dinamicamente i componenti chiave dell'uncore come la topologia mesh e la cache L3 condivisa. La cache L2 più ampia riduce anche il numero di richieste dall'LLC. Queste richieste richiedono un viaggio lungo la mesh, e poiché tutto il movimento dei dati consuma energia, minori richieste significano consumi inferiori.

Linux-Bench

Abbiamo registrato il consumo della piattaforma durante la nostra sessione di Linux-Bench, quindi queste rilevazioni includono anche l'impatto della DRAM e l'efficienza dell'alimentatore.

Tenere conto della quantità di lavoro fatto per watt permette di avere una visione migliore dell'efficienza energetica generale. Generalizzare però è difficile. Dato che la famiglia Scalable Processor copre un target di mercato così ampio e un numero rilevante di carichi, è difficile identificare una manciata di test applicabili a chiunque. Come tale, considerate questi risultati come un indicatore generale dei consumi.

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I numeri di consumo elevati dell'8176 sono il risultato di 10 core in più rispetto alla più vicina CPU di precedente generazione. Questi core fanno più lavoro per watt, in particolare nei test che sfruttano i thread. Per le applicazioni che non sono così aggressivamente parallelizzate, è meglio acquistare un processore con meno core in grado di operare a frequenza maggiore. I processori Intel "M" offrono il miglior mix di numero di core e prestazioni per core ma sono prodotti premium con prezzi più alti.

Wattora

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Il Platinum ha il 55% di core in più rispetto all'E5-2699 v3 di Intel ma consuma solo 14 wattora in più durante lo script Linux-Bench. È un risultato piuttosto impressionante, specialmente se tenete conto delle maggiori prestazioni.

Consumo massimo e idle

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Il consumo è stato registrato ogni secondo. Durante i test Linux-Bench, abbiamo catturato un sacco di picchi che apparivano solo per un secondo, fino a un massimo di 711W. La stessa precisione è stata usata nei test Linpack, ma a causa delle minori frequenze AVX dell'8176, abbiamo registrato solamente un picco di 670W.

I 10 core extra dell'8176 portano a un consumo generalmente superiore in idle e sotto pieno carico. Come potete vedere nel secondo grafico che calcola il consumo per core dividendo il totale per il numero di core, l'8176 usa molta meno energia per core rispetto alle CPU di precedente generazione. Questo porta ad avere un'efficienza migliorata.