Il circuito stampato vi è familiare? È il progetto di riferimento di Nvidia, visto per la prima volta sulla GTX 1080 Ti Founders Edition, e del tutto identico in questa versione. La scelta di usarlo offre determinati vantaggi e svantaggi, ma ha permesso a KFA2/Galax di contenere i costi.
Alimentazione GPU
Come la scheda di riferimento di Nvidia (e la Zotac GeForce GTX 1080 Ti AMP Extreme), KFA2/Galax usa un controller buck sincrono a otto fasi uP9511 di uPI Semiconductor che può operare in tre modalità: full-phase, auto-phase e low-phase. Questo è importante per distribuire i carichi e i punti caldi in modo intelligente lungo la scheda.
Ognuna delle otto uscite controlla un convertitore buck a singolo canale LM53603. Perché l'azienda ha adottato tutte queste uscite se la scheda usa solo sette fasi?


A un esame più attento, sembra che la fase intermedia, a differenza delle altre sei, sia controllata da due coppie di VRM. Com'è possibile che ci siano sette fasi e otto circuiti di controllo? La risposta è il bilanciamento del carico, ed è questo che la scheda usa per garantire che lo slot PCIe della scheda madre non venga mai sovraccaricato.

Guardiamo da vicino la fase intermedia. È alimentata tramite due punti e perciò ha anche due circuiti convertitori controllati dalla tensione. Quello a destra - evidenziato in giallo - è alimentato dal connettore ausiliario, mentre quello a sinistra (in blu) è associato allo slot della motherboard. A seconda del carico, la fase intermedia può così prelevare l'energia in varie proporzioni da entrambi i canali.
Ognuno dei sette circuiti di controllo della GPU è implementato usando un paio di Alpha & Omega Semiconductor AOE6930s che operano in parallelo. Questi componenti combinano i MOSFET high-side e low-side. Per ogni fase, un paio di questi viene usato per diffondere il carico (e i punti caldi). È una differenza con la scheda Founders Edition, che usa i MOSFET Fairchild D424 N-channel.


Gli induttori 220nH sono componenti comunemente prodotti in massa per l'assemblaggio automatico. Si trovano anche sul progetto di riferimento di Nvidia e sono in grado di gestire poco più di 100A.
Alimentazione memoria
Un totale di 11 chip di memoria GDDR5X Micron MT58K256M321JA-110 circondano il processore GP102. Lavorano a 11 Gb/s, cosa che permette di compensare per il controller di memoria a 32 bit mancante rispetto alla Titan X.

La memoria è alimentata tramite due fasi, che sono controllate da un controller buck uP1666. Qui troviamo anche un LM53603 e due AOE6930s in parallelo, usati per ogni fase. L'alimentazione per la memoria è fornita esclusivamente tramite lo slot sulla motherboard.


Una particolarità è la presenza di più induttori 220nH invece dei 330nH usati comunemente. Per il suo BIOS, KFA2/Galax usa un chip di memoria flash NOR seriale Winbond W25Q40EW 4Mb.


Il monitoraggio di corrente è gestito da un Texas Instruments INA3221 a tre canali. Due shunt corrispondenti alle fasi di alimentazioni 12V - lo slot sulla motherboard e i connettori ausiliari - determinano il flusso di corrente misurando il calo in tensione.


Dato che il PCB ha l'etichetta di Nvidia, si può ipotizzare che il produttore della GPU sia responsabile per il passaggio dai MOSFET Fairchild D424 agli Alpha & Omega AOE6930s. Diversamente, non ci sono altre differenze identificabili.