Recensione LG 32UL950, monitor 4K HDR da 32 pollici con Thunderbolt 3

Il monitor LG 32UL950 è un monitor con diagonale da 31,5 pollici e risoluzione 4K con certificazione DisplayHDR600 dedicato ai professionisti della grafica.

Avatar di Vittorio Pipia

a cura di Vittorio Pipia

LG 32UL950 è il più recente monitor 4K HDR con diagonale da 32 pollici dell’azienda sudcoreana. Dedicato ai professionisti, si presenta con un’ottima costruzione, calibrazione di fabbrica e due porte USB-C Thunderbolt 3 che permettono di sfruttarlo appieno.

Rinnovato completamente il design, il monitor è sensibilmente meno ingombrante rispetto alle precedenti versioni, merito anche delle cornici estremamente sottili su tutti e quattro i lati, che contribuiscono a renderlo moderno e accattivante. Tutto ciò costa caro, ben 1.399,00 euro secondo il listino.

Lo stiamo utilizzando da circa un mese sia nell'uso quotidiano, con tanto multitasking, sia nell'uso grafico con programmi di editing video e fotografico. Una cosa è certa, nel 2019 chi pensa di acquistare un nuovo monitor, dovrebbe seriamente considerare un 4K da 32 pollici, combinazione perfetta tra qualità e produttività.

Materiali e design

L’azienda sudcoreana ha rinnovato negli anni le linee dei suoi monitor, lavorando sulla riduzione degli ingombri e eliminando il superfluo. Si arriva così a questo 32UL950 con linee più squadrate e una base molto compatta che aiuta a ridurre l’ingombro sulla scrivania. L’installazione e il montaggio sono molto semplici e non richiedono l’uso di particolari strumenti. Una volta installata la base in alluminio sul supporto e incastrato lo stesso nella parte posteriore del monitor, basta effettuare il collegamento all'alimentazione e al PC e il gioco è fatto.

Il retro è realizzato interamente in plastica con una finitura opaca, al contrario dei vecchi monitor con scocche lucide che, seppur belli, potevano in alcuni casi creare qualche riflesso indesiderato. Qui il problema non si pone e le plastiche offrono una sensazione di maggiore solidità sin da subito. Da subito colpisce lo spessore limitato, in parte ottenuto grazie al fatto che l’alimentatore sia esterno. Quest’ultimo è in tinta col monitor, dunque di colore bianco ed è molto grande con dimensioni di 18,8 x 8,5 x 2,8 centimetri.

Presente l’attacco VESA con standard 100 x 100 che permette di montare il monitor su un supporto da scrivania o da muro compatibile. Dobbiamo però dire che, al contrario di altri monitor testati, LG è stata brava a ridurre l’ingombro della base che rimane comunque molto elegante senza occupare eccessivo spazio sulla scrivania, né in profondità. Ciò permette di poter posizionare il monitor in maniera sufficientemente distante per godere di una visione ottimale dello stesso.

La parte anteriore è completamente pulita, non ci sono tasti o led, rendendo il design estremamente piacevole anche quando il monitor è spento. Tuttavia, quando lo si accende, non si può non rimanere colpiti dalle cornici estremamente sottili su tutti e quattro i lati. Anche in questo senso un passo avanti notevole, considerando che buona parte dei competitor lascia un bordo inferiore molto più spesso rispetto agli altri. Nella parte inferiore c’è invece il classico joystick che permette di gestire i menu e le impostazioni del monitor. Le dimensioni sono di 71,8 x 4,5 x 41,4 centimetri senza considerare lo stand, mentre il peso si attesta a 5.9 kg.

Lo stand ne permette la regolazione in altezza, da un minimo di 7,5 centimetri a un massimo di 19 centimetri (considerando la distanza che c’è tra il piano della scrivania e il bordo inferiore), inclinazione e consente anche di ruotarlo per usarlo in verticale. Quest’ultima modalità è molto utile su un monitor con queste caratteristiche e sarà particolarmente apprezzata da sviluppatori e editor.

Connettività e audio

Nella parte posteriore troviamo i seguenti ingressi: una HDMI 2.0, una DisplayPort 1.4, due porte USB C con Thunderbolt 3 e output di 60 Watt, uscita cuffie e due porte USB 3.0, oltre a un connettore kensington-lock.

Una dotazione molto completa dunque, che permette di collegare il monitor a più sorgenti contemporaneamente, oppure di sfruttare la connettività Thunderbolt 3 per collegare un notebook o MacBook compatibile, potendolo usare e caricare allo stesso momento utilizzando un solo cavo, peraltro incluso nella confezione, insieme a un ulteriore cavo USB C, un cavo HDMI e uno DisplayPort, tutti di colore bianco.

Alla base si notano due griglie che nascondono gli altoparlanti integrati: due unità da 5Watt ciascuno con bassi potenziati. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla resa, tanto che a volumi medi, subito dopo aver installato il monitor, non ci siamo resi conto che l’audio proveniva dal monitor anziché dal nostro impianto audio. Ovviamente alzando il volume si nota che si tratta di speaker integrati, in quanto si arriva facilmente a distorsione e viene a mancare un po' di profondità, ma per un ascolto casuale e per chi non ha particolari esigenze, non facciamo fatica a dire che si tratta di uno dei monitor con il miglior sistema di altoparlanti integrati attualmente disponibile.

Specifiche tecniche

Il nuovo LG 32UL950 è dotato di un pannello Nano IPS da 31,5 pollici con fattore di forma 16:9 e HDR, con certificazione VESA DisplayHDR 600, il che significa che soddisfa i requisiti che richiedono una luminanza di picco di 600 candele al metro quadro e processo dell’immagine a 10bit (8bit + A-FRC).

In realtà, osservando in maniera scrupolosa la scheda tecnica, ci si accorge che la luminosità si ferma a sole 450 cd/m², ma qui entra in gioco la tecnologia Nano IPS di LG. Attraverso un sistema di filtri, il pannello è infatti in grado a seconda dell’immagine visualizzata, di alzare la luminosità fino a un valore massimo di 750 cd/m², superando quindi il limite richiesto dallo standard.È una tecnologia ben gestita e il cui principio di funzionamento è molto simile a quella del Quantum Dot. Tale tecnologia permette anche di alzare il contrasto con un valore che si ferma a 1300:1, superiore rispetto ai normali display IPS, che si fermano generalmente a 1000:1 come nel caso del 38WK95-C che abbiamo precedentemente provato.

Il monitor arriva calibrato di fabbrica, con un certificato di calibrazione incluso nella confezione ed è compatibile con la maggior parte dei calibratori e dei software di calibrazione attualmente disponibili.

Il pannello ha frontalmente una finitura antiriflesso molto efficace anche con la luce diretta: un’accortezza necessaria considerando che un monitor come questo può essere impiegato in ambienti molto luminosi, come studi di architettura, fotografici e molto altro. Ciò permette di avere sempre una visione chiara dei propri contenuti a prescindere dalle condizioni di luminosità esterne.

La frequenza di aggiornamento si ferma a 60Hz compatibili con AMD Freesync, un valore modesto per i videogiocatori più incalliti ma del tutto normale se consideriamo l’utenza finale di questo dispositivo, ovvero i professionisti. Ben più rilievo ha la copertura del 98% sullo spazio colore DCI-P3, e del 135% sull’sRGB, caratteristiche che rendono la cromia del monitor estremamente naturale, con una riproduzione dei colori sempre precisa.

LG ha inoltre dotato questo monitor della tecnologia Daisy Chain 4K grazie alla presenza della Thunderbolt 3. Si potranno dunque usare due monitor uno di fianco all’altro, collegando uno dei due a un PC dotato di porta Thunderbolt, e collegando il secondo monitor al primo tramite un altro cavo thunderbolt. Una configurazione molto semplice e veloce che minimizza la gestione dei cavi e permette al contempo di usare la piena risoluzione 4K su entrambi i monitor e di mantenere in carica il portatile o Mac grazie all’output da 60 Watt.

Prova d’uso e software ScreenSplit

Come detto durante l’introduzione, abbiamo provato questo monitor per circa un mese sostituendolo a un 21:9 sempre di LG, il 34UC99. La prima cosa che colpisce passando da un 21:9 da 34 pollici a un 4K da 32 pollici, è la quantità di spazio in più a disposizione. Sebbene l’ingombro fisico del 21:9 sia maggiore, quello che conta sono i pixel a disposizione e tra i due monitor c’è una differenza di ben 3 milioni di pixel a favore del 4K.

Ogni finestra e elemento a schermo occupa un determinato numero di pixel, per cui va da sé che nel caso del 4K si potrà visualizzare un numero maggiore di elementi avendo ancora molto spazio a disposizione. Tuttavia, con i monitor da 27 pollici ci si scontra con icone fin troppo piccole e nella maggior parte dei casi ci si ritrova ad avere difficoltà di lettura, almeno impostando il ridimensionamento al 100% per sfruttare ogni singolo pixel. I 27 pollici provati finora infatti, non convincevano appieno sotto questo punto di vista, in quanto se la visione di contenuti nativi in 4K era comunque ottimale, l’uso quotidiano portava ad alcuni compromessi.

Con una diagonale da 32 pollici, il discorso cambia completamente. Infatti, anche impostando il ridimensionamento delle icone al 100%, nessun elemento risulta troppo piccolo, e si riesce a sfruttare dunque l’enorme risoluzione. Tenete conto che il 4K, ovvero 3840 x 2160 pixel, equivale a quattro volte il FullHD. Utilizzando il software di gestione LG ScreenSplit, che consente di ridimensionare automaticamente programmi e finestre trascinandole su una determinata porzione dello schermo, abbiamo potuto effettivamente lavorare con lo schermo suddiviso in quattro porzioni uguali, senza dover rinunciare a nulla e godendo di una visione ottimale di tutti gli elementi, come potete vedere nella foto qui sotto. Nell'uso quotidiano questo dona un’enorme flessibilità, in quanto permette di poter gestire più contenuti simultaneamente aumentando in maniera efficace la produttività.

L’ottima calibrazione di fabbrica e la copertura del 98% dello spazio colore DCI-P3, tornano poi molto utili quando si lavora a pieno schermo con programmi di foto e video editing. In entrambi i casi si può visualizzare la foto quasi nel pieno della sua risoluzione. Editando poi diversi video a risoluzione nativa in 4K, si apprezza non solo la definizione e la gradazione cromatica eccellente, ma il poter avere a portata di mano tutti gli strumenti di correzione colore necessari per arrivare a un’immagine accurata. A tale caratteristica si aggiunge poi il Local Dimming, che si può anche disattivare a seconda delle preferenze, ma che quando attivo contribuisce a un controllo migliore della retroilluminazione, senza fughe di luce e un’immagine molto uniforme.

Non abbiamo notato alcun fenomeno di ghosting dell’immagine anche lasciando le stesse finestre aperte alcune ore, mentre solamente con stanza completamente buia e schermata nera si nota un leggero blacklight bleeding agli angoli, fenomeno comunque normale in un display di questo tipo. Nessun problema durante la visualizzazione di contenuti multimediali e l’uso quotidiano.

LG include nel suo menù diverse modalità di immagine, tra cui una completamente personalizzabile dall’utente, Vivid, DCI-P3, sRGB e tante altre. Abbiamo usato nella maggior parte del tempo le modalità Standard e DCI-P3, sicuramente le più fedeli da un punto di vista cromatico, mentre siamo rimasti sorpresi dal comportamento del monitor quando si attiva l’HDR dalle impostazioni di Windows. I colori non risultano falsati ed effettivamente la visione di contenuti 4K HDR su Youtube e Netflix gode di tali impostazioni, con gradazioni di colori e contrasti prodotti in maniera ottimale. La gestione del nero aiuta a non far perdere dettagli nelle zone più scure, mantenendo sempre un’ottima visibilità.

Insomma, si tratta di un monitor perfetto per lavorare in multitasking, particolarmente adatto a chi necessita di un’ottima riproduzione dei colori e di una calibrazione efficace. LG 32UL950 inoltre soddisfa gli utilizzi multimediali e, se il PC lo permette, va bene anche con i videogiochi, a patto di accettare i 60Hz.

Infine è presente anche la modalità picture by picture, che consente di usare contemporaneamente due sorgenti, dividendo il monitor a metà sulla verticale.

Verdetto

Difficile rimanere delusi da un monitor come questo LG 32UL950. Come detto a inizio recensione, se quest’anno avete intenzione di passare al 4K, scegliere un monitor con una diagonale da 32 pollici, dotato di HDR, è una delle scelte migliori che possiate fare. Questo LG rappresenta una delle punte di diamante ed è fortemente indicato per i professionisti del settore che necessitano non solo di un’estrema accuratezza dei colori, ma anche di un dispositivo dal design curato in ogni sua parte. Tutto è al posto giusto.

Certo, giustificare un investimento di 1.399 euro come da listino, può non essere semplice, ma si tratta comunque di un prezzo in linea con le caratteristiche offerte. La calibrazione di fabbrica, la certificazione DisplayHDR600, un pannello adatto anche a chi deve lavorare con stampe e per chi necessita di accuratezza e flessibilità d’uso, lo pongono in linea con altri monitor professionali dotati di caratteristiche simili, come il Lenovo ThinkVision P32U, che ha un design decisamente più spartano e a cui manca l’HDR.

Se cercate un monitor con risoluzione 4K ma senza HDR spendendo meno di 400 euro, potete valutare questo LG 27UD59, proposto su amazon a soli 349,99 euro e spesso in offerta.