Il mercato dei processori per smartphone si prepara a una nuova battaglia tecnologica che potrebbe ridefinire gli equilibri tra i giganti della produzione di chip. Mentre l'industria attende con interesse l'arrivo della prossima generazione di processori Snapdragon, emergono nuovi dettagli su una possibile variante prodotta direttamente da Samsung Foundry, che potrebbe cambiare le carte in tavola per molti produttori di telefoni. La questione non riguarda solo le prestazioni, ma anche strategie economiche che potrebbero influenzare il prezzo finale dei dispositivi di fascia alta.
La sfida tra fonderie: TSMC contro Samsung
Al centro delle speculazioni si trova il Snapdragon 8 Elite Gen 2, il processore che dovrebbe equipaggiare i flagship del 2025. Secondo fonti attendibili del settore, esisterebbero due versioni di questo chip: la prima, identificata con il codice SM8850, prodotta da TSMC utilizzando il processo N3P, e una seconda variante, denominata SM8850s, che Samsung Foundry realizzerebbe con la propria tecnologia a 2 nanometri. La differenza principale tra le due versioni non risiede solo nel processo produttivo, ma nel costo significativamente inferiore della variante Samsung.
Le voci di corridoio avevano inizialmente suggerito che Samsung avrebbe potuto cancellare la produzione del chip a causa di problemi di resa nei processi produttivi a 2nm. Tuttavia, secondo il noto informatore Digital Chat Station, il progetto non sarebbe stato abbandonato. La ragione principale di questa persistenza sarebbe di natura economica: il prezzo più competitivo della versione Samsung Foundry sta attirando l'interesse di diversi produttori di smartphone.
Una strategia di attesa per i produttori
I brand di telefonia stanno adottando un approccio cauto ma interessato nei confronti di questa alternativa. Molti stanno valutando attentamente le prestazioni e l'affidabilità del processore prodotto da Samsung prima di prendere decisioni definitive. Se il chip dovesse superare i test di qualità senza mostrare problemi critici, potrebbe diventare una scelta preferenziale per i dispositivi di fascia alta più accessibili.
Questa situazione crea un interessante paradosso nel mercato: mentre Samsung Foundry lavora per migliorare i propri processi produttivi, i concorrenti potrebbero beneficiare di costi ridotti per i loro processori. La resa produttiva rimane il fattore cruciale che determinerà il successo o il fallimento di questa iniziativa.
Implicazioni per la serie Galaxy S26
Per quanto riguarda Samsung Mobile, la situazione appare ancora fluida. I rumor sui processori della futura serie Galaxy S26 hanno alternato diverse ipotesi: dall'utilizzo dell'Exynos 2600 sviluppato internamente, fino all'adozione esclusiva di chip Snapdragon. Se la versione Samsung Foundry del processore Qualcomm dovesse rivelarsi affidabile, potrebbe rappresentare la soluzione ideale per l'azienda coreana.
Resta da chiarire se questa eventuale variante manterrebbe il marchio distintivo "For Galaxy" che Samsung ha utilizzato in passato per le versioni personalizzate dei processori Snapdragon. La questione diventa più complessa considerando che altri produttori potrebbero utilizzare lo stesso chip, rendendo meno esclusiva questa soluzione tecnologica.
Il tempo dirà se Samsung Foundry riuscirà a superare le sfide tecniche legate alla produzione a 2nm e se questa strategia di diversificazione dei fornitori diventerà una tendenza consolidata nel settore degli smartphone di fascia alta.