Design e materiali fanno la differenza

Quale ultrabook comprare? Una domanda difficile dato che ci sono in commercio molti modelli con prezzi e dotazione molto differenti. Ecco cinque modelli indicativi per chiarirsi le idee.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Design e materiali fanno la differenza

Anche se gli smanettoni spesso puntano l'attenzione sui chip a fare la differenza fra un ultrabook e l'altro quasi sempre è il rivestimento. Non è una questione di estetica, ma di qualità e di progettazione, che si riflettono in una maggiore o peggiore comodità d'uso e resistenza nel tempo.

Asus, Lenovo e Dell optano per l'alluminio, che ripaga con una buona resistenza a flessioni, graffi e cadute, ma ha la controindicazione di essere un po' più pesante. Nell'ultima edizione dello Zenbook Asus ha aggiunto anche la copertura in vetro antigraffio Corning Gorilla Glass 3 con Native Damage Resistance (NDR) sul coperchio: un accorgimento in più che però tende a mettere in risalto le ditate: i maniaci dell'ordine e della pulizia sono avvisati.

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Samsung da sempre preferisce invece il DurAlluminio, un materiale impiegato anche in aeronautica e in automobilismo, che ha un peso simile all'alluminio ma è due volte più resistente. Sony punta invece sulla fibra di carbonio: un materiale che secondo le note ufficiali offre il 47% di leggerezza e il 25% di resistenza in più rispetto all'alluminio.

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Qual è meglio? A parte il problema delle impronte, si tratta in tutti i casi di scelte di qualità, che non hanno nulla a che spartire con la plastica delle soluzioni ultra economiche. DurAlluminio e fibra di carbonio nelle declinazioni di Samsung e Sony portano a sistemi più leggeri e tendono anche a mascherare meglio il calore prodotto all'interno della base. A questo riguardo tuttavia una buona progettazione del sistema di dissipazione resta determinante, e anche nell'applicazione di Asus non c'è un surriscaldamento da segnalare.

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Altro punto a cui prestare attenzione è la tastiera: lo Yoga di Lenovo è l'unico che non offre la retroilluminazione, quindi non agevola il lavoro in penombra. Guardare e toccare la tastiera prima di comprare un notebook è sempre una buona abitudine: Lenovo è anche l'unico che si distingue per la mancanza di spazio attorno alle frecce direzionali, che non ne facilita l'uso alla cieca. Però è il produttore che offre i tasti migliori per lunghezza della corsa, atterraggio e resistenza: se avete la "mano pesante" quando digitate è probabilmente la soluzione più adatta a voi.

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Ultimo ma non meno importante: le connessioni. L'ultrabook di Samsung è probabilmente il peggiore di questo gruppo per il numero di adattatori che obbliga a usare, ma anche gli altri non se la cavano alla grande. Andiamo per ordine: Dell e Lenovo sono gli unici a offrire una connessione VGA standard, per gli altri bisogna ricorrere agli adattatori. Lenovo è messa bene anche dal punto di visa dell'HDMI e della connessione Ethernet standard, laddove invece Asus, Sony e Samsung richiedono adattatori. La casa cinese però non offre la DisplayPort, prevista invece da Sony e con adattatore da Asus e Dell.

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In sostanza: lo spazio negli ultrasottili è poco e tutti si ingegnano ma non sempre le soluzioni vanno bene per tutti. Il consiglio è quello di cercare tutte le connessioni che vi servono e scegliere il prodotto che richiede i minori compromessi.