Risultati: consumi

La precedente serie di SSD Crucial M500 offriva buone prestazioni a prezzi competitivi. La nuova famiglia M550 migliora sotto tutti i punti di vista.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati: consumi

Consumi in idle

I consumi in idle sono i più importanti per un SSD consumer. Data la velocità con la quale vengono completate le operazioni, è questo lo stato in cui gli SSD passano più tempo. Le soluzioni enterprise sono usate con più frequenza e quindi i consumi in idle, seppur importanti, passano in secondo piano.

I numeri in idle attivo sono critici, specialmente quando si tratta di impatto su piattaforme mobile. "Idle" però vuol dire cose differenti su diversi sistemi. Praticamente ogni drive che testiamo è in grado di entrare in uno o più stati low-power, fino a includere DevSleep. DevSleep è una parte delle specifiche host SATA 3.2: richiede un SSD capace e una piattaforma compatibile, ma porta l'archiviazione a consumare davvero poco. Questo è il motivo per cui testiamo l'idle attivo; è facile da identificare ed è lo stato in cui l'SSD passa la maggior parte del tempo.

Il controller Marvell 88SS9189 offre migliori capacità per la gestione dei consumi – almeno è ciò che dice Crucial. I miglioramenti non impattano solo i consumi in idle, ma anche l'ibernazione parziale e DevSlp sono più efficienti. Gli utenti desktop non se ne curano molto, ma dati i consumi mediocri dell'M500, Crucial aveva bisogno di offrire valori migliori per rendere l'M550 un'opzione più interessante.

L'M550 rappresenta un progresso, ma non può ancora rivaleggiare con le soluzioni di Samsung. È il primo benchmark in cui l'SSD 840 EVO ottiene una vittoria piena sui Crucial M550.

Consumi medi con PCMark 7

Registrando i consumi durante il carico di lavoro, persino uno relativamente pesante, vediamo un uso medio abbastanza simile ai valori in idle. Il consumo massimo può raggiungere un picco abbastanza evidente, ma la richiesta energetica vista durante PCMark 7 è abbastanza leggera.

Se non conoscessimo nulla degli M550 e vedessimo solo questa classifica, saremmo portati a pensare che si tratta di prodotti molto veloci. Le letture e le scritture sono gestite rapidamente prima che i consumi tornino a livelli di idle. I picchi non durano a lungo e i primi minuti del benchmark, che a volte mostrano consumi strani, sono invece tranquilli.

I consumi medi lungo PCMark 7 rappresentano un miglioramento rispetto agli M500 da 480 e 960 GB di Crucial. Un consumo in idle attivo superiore alla memoria però impatta leggemrente sui nuovi M550.

Consumi massimi

I drive più capienti usano più energia con carichi di lavoro elevati. Nessuna sorpresa.