Con gli SSD si risparmia energia

Recensione - Test di un sistema basato su cinque SSD in RAID 0.

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a cura di Tom's Hardware

Con gli SSD si risparmia energia

Un'altra ragione importante per usare gli SSD in ambienti enterprise riguarda il consumo energetico. I migliori dischi SSD non superano mai i 2 watt, e in idle si parla di 0,2 watt o meno; gli hard disk invece usano spesso 10 W o più. Potrebbero sembrare numeri molti bassi, certamente trascurabili per un desktop con uno o due drive al massimo. Ma in ambienti dove si usano centinaia di drive si tratta di una differenza molto rilevante.

I server dei datacenter infatti sono noti come macchine affamate di energia, e fonti di bollette piuttosto salate. Non solo per l'energia consumata dai server in sé, ma paradossalmente anche per i sistemi di raffreddamento: secondo il Fraunhofer Institute e IDC, infatti, circa il 50% dei consumi di un datacenter è dovuto al sistema di aria condizionata. Con gli SSD si avrebbero quindi anche risparmi notevoli sulla bolletta energetica, oltre che vantaggi sostanziali per quanto riguarda le prestazioni I/O; questo significa che aumenta il rapporto tra questi due parametri, e quindi l'efficienza energetica del sistema stesso. Ecco perché chi gestisce i server dovrebbe passare gli SSD senza pensarci due volte.

Per le aziende quindi varrebbe la pena di sostituire gli hard disk dei server con unità SSD, da un punto di vista economico, nonostante il loro più alto costo d'acquisto. Bisogna anche tenere presente, naturalmente, di quanti SSD c'è bisogno per ottenere i miglioramenti descritti e allo stesso tempo avere a disposizione lo spazio necessario.

La questione più interessante tuttavia riguarda le possibilità di espansione di un server dotato di SSD. Abbiamo così preparato un sistema di prova per capire come cambiano prestazioni ed efficienti se si usano diversi drive SSD in configurazione RAID.