Stop di Apple agli SSD PhotoFast: diktat hardware

Apple chiede a PhotoFast di bloccare la produzione di SSD da 256 GB per Macbook Air. L'azienda ha accettato per non perdere la licenza. Queste soluzioni promettevano velocità superiori agli SSD installati di fabbrica. Ignote le motivazioni e se il veto sarà tolto in futuro.

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a cura di Manolo De Agostini

Apple ha chiesto a PhotoFast d'interrompere la produzione del kit di aggiornamento SSD per l'ultima generazione di MacBook Air. PhotoFast stava infatti procedendo alla realizzazione di una soluzione da 256 GB con velocità di lettura e scrittura sequenziali di 250 MB/s, maggiori di quelle di 150 MB/s (lettura) e 160 MB/s (scrittura) degli SSD Toshiba usati nel nuovo portatile della Mela.

I 256 GB avrebbero fatto comodo ai possessori di MacBook Air da 11,6 pollici, che possono dotarsi - ufficialmente - solamente di unità al massimo da 128 GB. Il kit di PhotoFast avrebbe inoltre consentito ai possessori dell'Air di convertire l'SSD esistente in un dispositivo di archiviazione USB, consentendo agli utenti di trasferire i loro dati sul Mac.

PhotoFast ha accettato di bloccare la produzione, dato che fa parte del programma MFi di Apple, cioè ha la licenza ufficiale per creare accessori per i prodotti Apple. L'azienda ha preferito rispettare la richiesta della casa di Cupertino per evitare di perdere tale licenza. Non è chiaro se Apple deciderà di cambiare politica prossimamente, l'azienda non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito e quindi non sappiamo neanche la motivazione. Viene da pensare che a Cupertino non vogliamo che gli utenti armeggino con l'hardware del nuovo giocattolino. Nulla di nuovo insomma.