Chipset Intel X79 e X99

Dal 1971 a oggi, la storia dei chipset Intel. I chipset un tempo erano componenti centrali, mentre ora hanno lasciato molte funzioni al processore.

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a cura di Tom's Hardware

Nel tardo 2011 Intel sostituiti l'interfaccia LGA 1366 con LGA 2011 e il PCH X79. Un grande vantaggio di questa nuova piattaforma era l'integrazione del controller PCIe nella CPU, che garantiva fino a 40 linee. I processori avevano anche controller di memoria quad-channel, cosa che aumentò ulteriormente il bandwidth.

Il chipset X79 era dotato anche di altre 8 linee PCIe 2.0 per schede aggiuntive. Offriva anche sei porte SATA (due SATA 6 Gbps e quattro SATA 3Gbps), 14 porte USB 2.0 e un bus PCI.

Mentre l'X79 era popolare tra gli appassionati, Intel creò successivamente cinque chipset business per gli Xeon LGA 2011: C602, C602J, C604, C606 e C608. Principalmente differivano dall'X79 dando accesso a tecnologie come vPro. Con l'eccezione del C602J supportavano anche i dischi SAS.

La piattaforma desktop di fascia alta venne poi rinfrescata dal chipset X99, che supportava le CPU Haswell-E e Broadwell-E. Il PCH X99 aggiungeva sei porte USB 3.0 e un controller SATA 6 Gbps con 10 porte. Un chipset business chiamato C612 fu creato sulla base dell'X99.

Caratteristiche principali:

  • PCH (Platform Controller Hub)
  • Controller di memoria quad-channel
  • Memoria DDR4

Processori di questo periodo:

  • 2nd-, 3rd-, 4th- e 5th-Gen Core i7 e Xeon