Torvalds: altri 25 anni per far sfondare Linux su desktop

Linux non ha conquistato il desktop, anzi è rimasto sotto al 2% di diffusione. Il creatore Linus Torvalds però sembra ottimista, e soprattutto si dice pronto a impegnarsi altri 25 anni per perseguire l'obiettivo che oggi sembra una chimera.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Sono anni che sentiamo dire "Linux conquisterà il desktop", ma nonostante i molti annunci e gli innumerevoli tentativi non è ancora successo. I dati di NetMarket Share di marzo 2016 confermano infatti che Windows è ancora presente sul 90,4% dei computer del mondo, seguito a grande distanza da OS X (7,77%). A Linux resta solo l'1,78%.

La "guerra" è perduta, allora? Secondo Linus Torvalds niente affatto. Anzi, Torvalds, ritenuto il "padre" di Linux si è detto soddisfatto del lavoro svolto finora. Linux, nelle sue molte varianti, soddisfa le esigenze dei suoi utenti – le sue in particolare. Ma è pronto a dedicare un altro quarto di secolo alla causa.

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"Ovviamente anche io amerei vedere Linux conquistare il mondo, ma è un'area molto difficile in cui entrare. Sono passati 25 anni. Posso farlo per altri 25", ha detto, quando l'intervistatore ha ricordato che ad agosto saranno passati 25 da quel 1991 in cui Torvalds pubblicò la prima versione del kernel.  

Se Linux non è ancora riuscito nell'intento, quindi, dobbiamo aspettarci ancora molti tentativi. D'altra parte la situazione è andata via via migliorando, un passetto alla volta: oggi Linux è diffuso come non mai, dagli smartphone (Android) ai server e all'Internet of Thing. In effetti si può affermare che Linux domina sulla maggior parte della piattaforme, a eccezione appunto del desktop.

Probabilmente per il desktop serve ancora lavoro sul raffinamento dell'interfaccia grafica, sull'usabilità, sulla compatibilità e sull'interoperabilità. Su tutte queste cose ci sono stati miglioramenti più o meno rilevanti nel corso del tempo, ed è lecito pensare che ce ne saranno ancora. Così come possiamo immaginare che con il tempo aumenterà anche il numero di videogiochi su Linux – mentre oggi molti giocatori si sentono "obbligati" a usare Windows per poter giocare.

È impossibile prevedere se Torvalds avrà successo oppure no, ma se non altro abbiamo la sua garanzia sul fatto che continuerà a impegnarsi per il prossimo quarto di secolo. Se non altro nessuno potrà dire che non ci avrà provato.