Ubuntu “Breezy Badger” 5.10
Se una distribuzione Linux è degna delle luci dellaribalta, questa è Ubuntu. Nata grazie a Mark Shuttleworth,miliardario sudafricano famoso per essere stato il primo turistaspaziale, Ubuntu Linux è rapidamente cresciuta in prestazionie funzionalità, e ha raccolto in breve tempo molti consensi.Derivata direttamente da Debian, di cui Shuttleworth era giàattivo sviluppatore, si differenzia dalla distribuzione madre per lapresenza di software più aggiornato e per un ciclo di rilasciomolto breve: soltanto sei mesi. Ubuntu, però, non vuole essereun semplice fork (cioè una derivazione) di Debian: ledue distribuzioni sono molto legate ed esiste anche un gruppo dilavoro che si occupa di adattare a Debian le innovazioni introdotteda Ubuntu. Inoltre molti sviluppatori lavorano contemporaneamente adentrambe le distribuzioni.
Ubuntu Linux, l'ultima versione è la “Breezy Badger”5.10, è una distribuzione che unisce la facilità diinstallazione e di utilizzo alla potenza di Debian. L'installazione,anche se tutta in modalità testo, è semplice e allaportata degli utenti meno esperti. Con molta semplicità èpossibile creare le partizioni manualmente oppure lasciareall'installer l'onere di ricavare lo spazio necessario al sistema. Sipuò anche modificare la grandezza delle partizioni esistenti.L'installer provvede anche al riconoscimento dell'hardware, riuscendomolto bene nel suo compito grazie alla presenza di numerosi driverproprietari. Purtroppo l'unico disco di installazione non comprendeil supporto multilingua: per avere gli applicativi in italianooccorre collegarsi ad internet e scaricare i relativi pacchetti. Aparte questo, il disco di installazione contiene tutto quello cheserve per il proprio desktop: un aggiornatissimo Gnome 2.12,Openoffice.org 2.0, Firefox 1.07, Gaim 1.5.0, Evolution 2.4.1 e moltialtri software, tutti appoggiati su di un solidissimo X.org 6.8.2.Sono inoltre presenti Mono 1.1.8 (un'implementazione opensource delframework .NET) e la Java Virtual Machine 1.4.2 targata GNU.
Una volta installato il sistema è possibile accedere ad unenorme parco software online, pronto per essere installato.Attraverso il software Synaptic, oppure da riga di comando con i toolapt, cercare nuovi pacchetti da installare e aggiornare il sistema èalla portata di tutti. Un'ulteriore semplificazione è datadalla presenza del software “Aggiungi Applicazione”, da cui sipossono selezionare direttamente i software più importanti peril desktop, suddivisi in categorie. In generale l'interfaccia èpulita e ordinata: tutto è esattamente dove lo si cerca.Ottimo è anche il supporto per i dischi e per le perifericheesterne: i dischi e le memorie USB compaiono sul desktop non appenavengano inserite o collegate. Per scrivere un CD basta inserire ildisco vergine nel masterizzatore, mentre appena si collega unamacchina fotografica digitale compare una finestra che ci chiede sevogliamo importarne le fotografie. Davvero un gran bel lavoro.
Anche l'aspetto multimediale è ben curato anche se perleggere mp3 e film su DVD bisogna avviare Synaptic e scaricare alcunipacchetti aggiuntivi non inclusi nel CD. Una volta installate lelibrerie necessarie, basta mettere un film nel proprio lettore DVD esedersi sulla poltrona: il film partirà da solo.
L'amministrazione di Ubuntu non può vantare ancora moltitool come altre distribuzioni più commerciali. Per lamaggior parte delle esigenze, comunque, i programmi inclusi sono piùche sufficienti e mettono l'utente in grado di svolgere tutte leoperazioni necessarie ad un utilizzo desktop.
Per gli affezionati di Kde esiste Kubuntu. Come Ubuntu ècostruita su Gnome, così Kubuntu poggia la sua interfaccia suKde. Ci sono anche altre facce di questa distribuzione africana:Xubuntu, Edubuntu e Ubuntu for Servers, ognuna con il suo disco diinstallazione. Tuttavia queste diverse anime non devono essere vistecome un fork dal progetto iniziale in quanto rappresentano solo unparticolare gruppo di pacchetti. Se avete installato l'originaleUbuntu ma volete utilizzare Kde, basta avviare Synaptic e installareil pacchetto “kubuntu”: insieme ad esso verranno installati anchetutti i pacchetti che compongono Kubuntu. Il processo puòessere fatto anche al contrario ed ottenere l'interfaccia Gnomeavendo installato il sistema a partire dal disco di Kubuntu.
Nonostante abbia da poco compiuto un anno, si può dire cheUbuntu è una distribuzione potente, completa e facile. Èdisponibile per architetture x86, Amd64 e PowerPC, permettendonel'utilizzo anche sugli attuali computer Apple. Per tutte e tre learchitetture è disponibile anche una versione live chefunziona esattamente come la versione installabile, rappresentando unottimo banco di prova per sapere se il proprio hardware funzioneràcorrettamente. La cosa è, comunque, molto probabile, vistol'ottimo supporto hardware, compresi i driver per molti modem ADSL ePSTN, e l'accelerazione 3D per le schede Ati e Nvidia. Inoltre, anchese la sua vocazione principale è il desktop, grazia alla suaanima Debian e all'ampia disponibilità di software, Ubuntu sicomporta egregiamente anche come server. Non ci sono particolariappunti da riproverare a parte la lentezza di alcuni programmi come,ad esempio, Firefox, di cui si consiglia caldamente l'aggiornamentoalla versione 1.5.
In conclusione, si può dire che Ubuntu è qualcosa inpiù di un sistema operativo: è anche un modo di vederele cose. Il suo stesso nome, in una antica lingua africana, significa“Umanità verso gli altri” e questa distribuzioneinterpreta molto bene il modello del software libero. Proprio sul suosito si legge chiaramente che Ubuntu sarà sempre libera e chenon ci sarà mai una versione professionale a pagamento. Se poisi pensa che è possibile addirittura ordinarnedelle copie gratuite non si hanno più scuse per non cederealla tentazione di installare questo bellissimo sistema Gnu/Linux.
Risorse