Ultrabook con Ivy Bridge, Core i5 3427U da 17 watt alla prova

Recensione - Test di una piattaforma ultrabook con processore Core i5 3427U Ivy Bridge mobile da 17 watt. I vantaggi rispetto alla generazione precedente non sono rivoluzionari ma comunque evidenti.

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a cura di Andrew Ku

Introduzione

Pensiamo non ci siano dubbi sul fatto che Apple, con il suo MacBook Air (Apple MacBook Air 11 pollici ancora più veloce con Ivy Bridge), abbia spinto Intel a correre in soccorso dei produttori di PC per indurli a realizzare notebook sottili, leggeri e potenti. Almeno fino a oggi però l'accoglienza è stata tiepida e non è difficile capirne il motivo.

Gli ultrabook che abbiamo avuto modo di provare finora (Vaio T, Vaio Z, Portégé R930, Fujitsu Lifebook UH572, Asus Zenbook UX32VD, HP Spectre) non hanno davvero proposto qualcosa di meglio rispetto ad Apple, e in gran parte sono ancora troppo costosi. Tutti vogliamo mettere le mani su hardware mobile di buona fattura, ma pochi sono disposti a spendere di più per avere prestazioni modeste stipate in una confezione più seducente. Siamo ancora in attesa di un prodotto perfetto.

Apple ha realizzato il primo MacBook Air più di quattro anni fa usando un processore Core 2 Duo, affidandosi successivamente anche alla grafica Nvidia. Ci sono volute le CPU Sandy Bridge (con grafica integrata) per unire dimensioni ultracompatte, prestazioni e autonomia. Nel frattempo anche i PC Windows sono diventati sempre più sottili e leggeri.

Nel corso del tempo tutto si è evoluto tranne i prezzi. La prima generazione di Ultrabook era basata su CPU Sandy Bridge da 17 watt capaci di offrire un'autonomia di almeno 5 ore. I modelli meno costosi partivano da circa 800 dollari.

Ivy Bridge è senza dubbio un'evoluzione rispetto a Sandy Bridge, almeno per le prestazioni x86. Il processo produttivo a 22 nanometri ha permesso a Intel di inserire un core grafico più potente all'interno dello stesso TDP di 17 watt, e così l'azienda si è convinta è che i suoi ultrabook di seconda generazione consentiranno di realizzare prodotti più piccoli e veloci nel settore mainstream.

Ivy Bridge Mobile: CPU dual-core da 35 e 17 W

Le CPU Sandy Bridge erano disponibili con TDP di 17, 25 e 35 W, ma per chiamarsi ultrabook un portatile doveva avere per forza un chip Consumer Ultra-Low Voltage (CULV) da 17 watt.

La stessa cosa si conferma per gli ultrabook di seconda generazione. Rispetto ai chip Sandy Bridge a 32 nanometri quelli Ivy Bridge a 22 nm integrano più transistor - gran parte di questi dedicati alla grafica - all'interno dello stesso budget energetico.

Processori mobile  Intel Core di terza generazione (Dual Core)

Modello CPU

Core / Thread Freq. Base Freq. Turbo Cache L3 HD Graphic Freq. Grafica Base Freq. Grafica Max TDP (W) Prezzo
Core i7
-3667U 2/4 2.0 GHz 3.2 GHz 4 MB 4000 350 MHz 1.15 GHz 17 $346
-3520M 2/4 2.9 GHz 3.6 GHz 4 MB 4000 650 MHz 1.25 GHz 35 $346
-3517U 2/4 1.9 GHz 3.0 GHz 4 MB 4000 350 MHz 1.15 GHz 17 ?
Core i5
-3427U 2/4 1.8 GHz 2.8 GHz 3 MB 4000 350 MHz 1.15 GHz 17 $225
-3360M 2/4 2.8 GHz 3.5 GHz 3 MB 4000 650 MHz 1.20 GHz 35 $266
-3320M 2/4 2.6 GHz 3.3 GHz 3 MB 4000 650 MHz 1.20 GHz 35 $225
-3317U 2/4 1.7 GHz 2.6 GHz 3 MB 4000 350 MHz 1.05 GHz 17 ?
-3210M 2/4 2.5 GHz 3.1 GHz 3 MB 4000 650 MHz 1.10 GHz 35 ?

Di conseguenza Core i5-3667U, 3517U, 3427U e 3317U sono i modelli che più ci interessano, perché si tratta delle CPU Ivy Bridge con TDP inferiore ai 20 watt allineate alle specifiche ultrabook di Intel. Rispetto al già recensito Core i7 3720QM, indirizzato a notebook di dimensioni tradizionali, per portare Ivy Bridge in un TDP di 17 watt bisogna dimezzare il numero di core, rimuovere almeno la metà della cache L3 condivisa, abbassare la frequenza di lavoro e tagliare la frequenza di base della grafica.

Fortunatamente però la frequenza grafica di picco non cambia molto: i processori Ivy Bridge mobile di fascia alta da 45 watt hanno una HD Graphics 4000 in grado di lavorare fino a 1.3 GHz, mentre quelli da 17 watt raggiungono gli 1.15 GHz. Inoltre non bisogna dimenticare che queste CPU dual-core hanno l'Hyper-Threading, che consente loro di gestire fino a quattro thread alla volta.