Efficienza energetica degli hard disk, le basi

Il nuovo Western Digital VelociRaptor offre i migliori tempi d'accesso, la migliore velocità di trasferimento, risultati eccellenti con i test delle applicazioni, temperatura della superficie sorprendentemente bassa e un livello di rumorosità accettabile.

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a cura di Tom's Hardware

Efficienza energetica degli hard disk, le basi

I movimenti fisici richiedono energia; non è una sorpresa che i dischi che ruotano ad alte velocità tipicamente consumano più energia rispetto ai modelli più lenti. Tuttavia, questo dipende anche dalla generazione del disco, dal diametro e dalla quantità dei piatti. Un hard disk da 2.5", velocità di 15000 giri al minuto, ma con solo due piatti, può consumare meno energia di un hard disk da 3.5 da 10000 giri al minuto, che usa però quattro o cinque piatti. Se confrontate dischi della stessa generazione, è sicuro considerare che un hard disk da 3.5" da 1 Terabyte consumerà sempre più energia di un disco con capacità inferiore a singolo piatto da 250 o 320 GB, mentre una velocità superiore necessita di più energia.

Mentre i PC sono sempre più valutati secondo il parametro "prestazioni per watt", l'industria dei dischi rigidi usa il parametro "capacità per watt". I dischi da 3.5" sono ideali per questo tipo di valutazione, poiché attualmente offrono 1 TB di spazio di archiviazione (modelli SATA) con un consumo di 3-15 watt. Le versioni a piatto singolo, con capacità inferiori, possono raggiungere consumi inferiori, ma offrono anche risultati minori in termini di capacità per watt.

Infine, l'interfaccia del disco contribuisce a sua volta al consumo energetico. Abbiamo constatato che le interfacce parallele, come l'UltraATA o la SCSI, sono generalmente più efficienti, ma la SATA mostra differenze quando lavora a 1.5 GB/sec o 3.0 GB/sec. La velocità di connessione superiore aggiunge 0.3-0.5 Watt al consumo totale del disco. Mentre con i vecchi Raptor-X da 150 GB l'interfaccia SATA/150 faceva da collo da bottiglia, i VelociRaptor si avvicinano al limite dell'interfaccia, raggiungendo i 125 MB/sec. Siccome c'è sempre da considerare l'overhead del protocollo, il passaggio al SATA/300 è stato un passaggio obbligatorio.