A quanto pare, il governo ha deciso, allo scopo di rafforzare la sicurezza informatica dei PC ed evitare eventuali furti di dati, di eliminare l'antivirus Kaspersky. La misura, contenuta nel "decreto Ucraina", si è resa necessaria non solo per preoccupazioni inerenti alla cybersecurity, ma anche per la possibilità che l'azienda russa non sia più in grado di fornire aggiornamenti per i suoi programmi e servizi, in conseguenza della crisi in Ucraina. Come si può leggere nel testo, le amministrazioni dovranno procedere tempestivamente alla diversificazionedei prodotti in uso.
L'Italia non è l'unico paese che ha deciso di eliminare i software Kaspersky dai sistemi della Pubblica Amministrazione. Già nel 2017, quando ancora non era scoppiata alcuna guerra, gli Stati Uniti avevano messo al bando i programmi Kaspersky per sospetti inerenti a possibili azioni di cyberspionaggio e anche Francia e Germania, recentemente, hanno preso la medesima decisione. L'azienda russa, una delle più conosciute per i suoi software destinati alla protezione da virus e malware, ha sempre affermato che i dati dei suoi utenti sono protetti e sicuri, ma, vista la situazione corrente, i suoi proclami ormai servono a poco.