Windows 10 November 2019 Update, le funzioni rimosse e abbandonate

Microsoft ha svelato le funzionalità e i servizi rimossi o che non svilupperà più a partire da Windows 10 November 2019 Update.

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a cura di Jacopo Ferrante

Microsoft ha reso disponibile Windows 10 November 2019 Update (19H2) nei giorni scorsi, e anche se si tratta di un aggiornamento minore, non mancano le novità come abbiamo già avuto modo di appurare in questo articolo. La casa di Redmond ha inoltre diffuso una lista delle funzioni rimosse o deprecate dall'ultimo aggiornamento. Insomma, le funzioni che l'azienda non sta più sviluppando e che ha tolto da Windows.

Con Windows 10 1909 Microsoft ha completato la rimozione del servizio cloud Peer Name Resolution Protocol (PNRP), già avviata con la versione 1809, togliendo le API corrispondenti. Rimosse anche le impostazioni legate allo spostamento della taskbar.

Le funzionalità non più in sviluppo e che quindi saranno rimosse in futuro, comprendono My People (Contatti), funzionalità che non ha riscosso successo, e la scheda Language Community dal Feedback Hub. Microsoft ha inoltre deciso che l'Hyper-V vSwitch non sarà più collegabile a un team Load Balancing/Failover (LBFO) ma potrà essere collegato tramite SET (Switch Embedded Teaming).

Le prossime versioni di Windows vedranno inoltre la sostituzione degli IME TSF1 e TSF2 con TSF3. TSF sta per Text Services Framework ed è un sistema estensibile per l'input di testo e le tecnologie legate alla lingua. È ciò che consente ad applicazioni conformi a TSF di ricevere input testuali da qualsiasi servizio di testo che supporta TSF senza preoccuparsi dei dettagli della sorgente.

I servizi di testo forniscono testo alle applicazioni in un modo che non richiedano alcuna conoscenza dettagliata delle applicazioni che producono o ricevono il testo. Ad esempio, un servizio di testo può fornire input di testo da dispositivi di input vocale o di scrittura a mano.

Infine Microsoft non svilupperà più PSR (Package State Roaming). Il PSR consente agli sviluppatori non Microsoft di accedere ai dati di roaming sui dispositivi, consentendo agli sviluppatori di applicazioni UWP di scrivere dati su Windows e sincronizzarli con altre istanze di Windows per quell'utente. La casa di Redmond suggerisce di sostituire PSR con Azure App Service.

Come noto, il prossimo update di Windows 10 si chiama (in codice) 20H1, ed è previsto per la prima metà del 2020, probabilmente con il nome May 2020 Update. Si vocifera che Microsoft completerà lo sviluppo già a dicembre, dopo aver pubblicato nei giorni scorsi la prima build nello Slow Ring.