Windows 11, ChatGPT nel Terminale rende tutto più facile

Microsoft integra ChatGPT in nel terminale di Windows, accesso tramite Azure OpenAI. Rivoluzionario, ma attualmente limitato.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Microsoft ha introdotto una nuova funzionalità nel terminale di Windows 11: un chatbot IA basata su ChatGPT. Questa integrazione, attualmente disponibile nel canale di sviluppo Canary, promette di rivoluzionare l'esperienza permettendo di conversare con l'intelligenza artificiale in linguaggio naturale per generare comandi, spiegare gli errori e fornire raccomandazioni utili.

Durante la recente conferenza degli sviluppatori Build 2023, Microsoft ha mostrato il potenziale di questa integrazione AI. Gli utenti possono sfruttare la potenza di ChatGPT per demistificare comandi complessi come "DISM" e ricevere spiegazioni chiare per gli errori riscontrati. Inoltre, l'intelligenza artificiale può suggerire in modo intelligente comandi alternativi quando quelli iniziali non producono i risultati desiderati.

Tuttavia, c'è un'avvertenza: per sfruttare appieno il potenziale di Terminal Chat, gli utenti devono iscriversi al servizio Azure OpenAI, che non è ancora accessibile a tutti. Questa mossa implica che una parte significativa di utenti potrebbe non beneficiare immediatamente di questa innovativa integrazione, poiché essa dipende dall'accesso al servizio API su invito.

Per provare Terminal Chat, gli utenti devono scaricare l'applicazione da GitHub e installarla sul proprio sistema Windows 11. Il passo successivo consiste nell'inserire le proprie credenziali di Azure AI.

Il punto di forza di Terminal Chat è la sua reattività e adattabilità. Quando gli utenti scelgono un suggerimento fornito dall'intelligenza artificiale, questo viene inserito immediatamente nella riga di input del terminale. Questa scelta progettuale intenzionale consente agli utenti di rivedere i comandi prima dell'esecuzione, aggiungendo un ulteriore livello di controllo e sicurezza.

Inoltre, Terminal Chat dimostra una notevole comprensione della shell attiva, trasmettendo questo contesto al servizio AI. Questo approccio personalizzato assicura che le risposte dell'intelligenza artificiale siano finemente sintonizzate sullo specifico ambiente di shell in uso, che si tratti del Prompt dei comandi o di PowerShell. In questo modo si garantisce agli utenti un'assistenza pertinente e accurata, adatta alle loro esigenze specifiche.

Sebbene l'attuale dipendenza dal servizio Azure OpenAI possa limitare l'accessibilità immediata, il potenziale per un'adozione diffusa e un'esperienza della riga di comando più facile da usare segnala un futuro promettente per gli utenti di Windows. Man mano che l'integrazione matura, resta da vedere se Microsoft estenderà l'accesso a una base di utenti più ampia, rendendo i comandi basati sull'intelligenza artificiale un punto a favore degli appassionati di Windows 11.

Fonte GIF: WindowsLatest