Il processo a The Pirate Bay non è stato condizionato da alcun conflitto di interessi. Questa la valutazione della Corte d'appello di Svea, che è stata chiamata ad analizzare i rapporti tra il giudice Tomas Norström e le organizzazioni che si battono per la salvaguardia del copyright.
"L'appartenenza deve essere intesa come strumento per aumentare la conoscenza delle problematiche sulla legislazione del diritto d'autore e non quindi come motivo per stabilire una incompatibilità", si legge nel documento che ha concluso l'inchiesta.
Insomma, la partecipazione a incontri e seminari organizzati dalla Swedish Copyright Association e dalla Swedish Association for the Protection of Industrial Property non dovrebbe essere considerata connivenza. Secondo i giudici che si sono occupati del caso di incompatibilità, Norström si è distinto come candidato ideale per il processo proprio per le sue competenze e livello di aggiornamento.
A questo punto ai quattro condannati di Pirate Bay, dopo il rigetto dell'istanza di annullamento, non resta che ricorrere in appello nel secondo grado di giudizio.
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