Aspirabriciole | I migliori del 2023
Nonostante le migliori scope elettriche senza fili abbiano la possibilità di trasformarsi in dispositivi di pulizia portatili, acquistare un piccolo aspirabriciole potrebbe avere senso. Questo tipo di elettrodomestico, infatti, è perfetto per chi necessita di un attrezzo in grado di aspirare solo le briciole o comunque tutto quello che appartiene alle piccole e medie pulizie domestiche, dove non serve la tipica potenza di un aspirapolvere.
Un aspirabriciole, ad esempio, è ottimo per chi non vuole sbarazzarsi del proprio aspirapolvere tradizionale, dedicando il prodotto giusto a ogni genere di pulizia. Piccoli, leggeri e maneggevoli, gli aspirabriciole sono quindi elettrodomestici molto utili nella vita quotidiana, capaci di alleggerire la fatica durante la rimozione di polvere su mobili e divani, negli interni della propria auto e nei punti dove un aspirapolvere tradizionale non riesce ad arrivare e ovviamente per ripulire di briciole la tavola.
Essendo meno sofisticati rispetto agli aspirapolvere, il costo medio di un aspirabriciole si aggira intorno ai 50€, arrivando a circa 100€ per i modelli più potenti, che sono quelli riportati in questo articolo. Se vi serve un ottimo aspirabriciole, tenete d’occhio la nostra selezione prodotti perché ci siamo accertati che quelli da noi segnalati siano davvero i migliori che potete acquistare in questo momento. La scelta è stata fatta tenendo in considerazione numerosi fattori, che andremo ad analizzare nella seconda parte dell’articolo. Scopriamo intanto quali sono i migliori aspirabriciole che potete acquistare sui principali e-commerce.
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I migliori aspirabriciole
- Black+Decker BHHV520BFP
- Black+Decker PV1820L-QW
- Rowenta AC4461 Extenso
- Electrolux ZB6106WDB
- G3 Ferrari G90027
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Come scegliere un aspirabriciole
Esteticamente gli aspirabriciole sembrano quasi tutti identici e questo potrebbe comportare un acquisto sbagliato qualora non si pongano le giuste attenzioni. Bisogna scavare tra le caratteristiche tecniche del prodotto per capire se siete di fronte ad un modello valido o meno, cosa che non sempre viene fatta a causa del fatto che non si sa cosa andare a cercare. Ed è qui che veniamo in vostro aiuto, riportando di seguito tutte le informazioni necessarie affinché possiate fare un ottimo acquisto.
Qual è la potenza di un aspirabriciole?
L’aspirabriciole, si sa, serve per aspirare le briciole sparse per la casa e lo sporco che è solito rimanere sul tavolo dopo mangiato, pertanto occorre che l’elettrodomestico abbia la potenza sufficiente per aspirare tutto ciò. La potenza, quindi, è il primo fattore da valutare quando si acquista questo tipo di prodotto. Questa viene espressa in Volt (V), accompagnata in rari casi da Wh, l’unità di misura dell’energia elettrica, definita come l’energia complessiva fornita qualora una potenza elettrica di un watt sia mantenuta per un’ora.
A seconda di quale sia il numero di Volt, potrete farvi un’idea della potenza dell’aspirabriciole. Ad ogni modo, la maggior parte ha un motore da 7V, sufficiente per aspirare un po’ di tutto, ma nei modelli top di gamma, come il Black+Decker BHHV520BFP, si superano i 10V. I produttori, inoltre, potrebbero riportare la potenza degli aspirabriciole sotto forma di AirWatt (AW). In tal caso, le soglie da tenere in considerazione per avere un minimo di certezza che il modello che state valutando sia effettivamente valido sono tra i 10 e i 20 AW.
Che accessori deve avere un aspirabriciole?
Gli accessori in un aspirabriciole coprono un ruolo importantissimo, dal momento che con essi sarà molto più semplice e veloce rimuovere lo sporco in punti specifici o su determinate superfici. Per accessori intendiamo le bocchette, ossia quelle che si applicano nella parte frontale del dispositivo, dove lo sporco viene catturato per poi arrivare nel contenitore.
Esistono svariati tipi di bocchette ed è fortemente consigliato che queste siano incluse nella confezione, cosicché l’aspirabriciole sia il più versatile possibile, consentendovi di aspirare lo sporco su svariate superfici e forse permettervi di far a meno dell’aspirapolvere. Questi accessori, come detto, sono diversi e quelli che potreste trovare incluso nel prezzo sono i seguenti:
- Bocchetta a spazzola: utile per rimuovere la polvere e i peli di animali dai divani e tappeti. Nonostante sia presente in quasi tutti i modelli, vale comunque la pena controllarne la presenza, soprattutto se siete soliti pulire superfici morbide.
- Bocchetta a lancia: nonostante la struttura di un aspirabriciole vi consenta di catturare lo sporco dappertutto, una bocchetta a lancia vi aiuterà a raggiungere gli spazi scomodi in modo ancora più semplice. Pensate ad esempio agli angoli di mobili e muri o a quelli dei cassetti, dove serve una punta molto stretta per catturare lo sporco tra le fessure.
- Bocchetta telescopica: perfetta per aspirare i punti più alti, dato che permette di aumentare la lunghezza della bocchetta. Questa, tuttavia, la si trova raramente inclusa nella confezione, costringendovi ad acquistarla in un secondo momento.
- Bocchetta con tubo: discorso simile vale per la suddetta bocchetta, dal momento che i produttori difficilmente la implementano nelle loro soluzioni. La sua utilità è quella di raggiungere le zone più alte della casa aspirando, ad esempio, una ragnatela sotto il soffitto, ma con il vantaggio di agganciare altre bocchette all’estremità dell’aspirabriciole.
Qual è l’autonomia di un aspirabriciole?
Sebbene gli aspirabriciole abbiano un’autonomia sufficiente per le pulizie occasionali, la maggior parte vi permetterà di usarli per circa 15 minuti. Tuttavia, alcuni modelli, non necessariamente di fascia alta, hanno un’autonomia sufficiente per pulire un’intera auto. Una maggiore autonomia può essere utile, ma occorre valutare che, di solito, sono i modelli meno potenti a offrire la miglior durata di funzionamento. Questo perché dipende tantissimo anche dalle dimensioni della batteria che, in elettrodomestici così compatti, non può essere di dimensioni generose.
Inoltre, poiché un aspirabriciole dovrebbe essere quanto più comodo possibile, consigliamo di non fare troppo affidamento ai modelli che implementano grandi batterie perché, come detto, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Anche se avete l’abitudine di mantenere l’aspirabriciole completamente carico, un indicatore che vi segnali lo stato della batteria può tornarvi utile. Anche il tempo di ricarica varia in base al modello; alcuni impiegano solo 3 ore per caricarsi, altri possono richiedere fino a 16 ore.
Quanto tempo impiegano per ricaricarsi?
Se c’è qualcosa di cui soffrono gli aspirabriciole, quello è il tempo di ricarica. Questi piccoli elettrodomestici, infatti, impiegano diverse ore per ricaricarsi completamente, da spingere spesso i produttori a non riportare questa informazione sulla pagina del prodotto. Mediamente occorrono 6 ore e, in alcuni casi, potrebbero servire anche 10 ore, il che significa che se messi in carica la sera la batteria sarà carica la mattina seguente. A venire in contro a questo aspetto, i produttori sono soliti accompagnare l’aspirabriciole con una base di ricarica, permettendovi di lasciare l’elettrodomestico in posizione orizzontale o appendibile al muro, cosicché possiate risparmiare spazio.
Quanto deve essere grande il contenitore di un aspirabriciole?
Onde evitare di dover ogni volta svuotare il contenitore della polvere, suggeriamo di acquistare i modelli che abbiano almeno un contenitore da 0,3 litri. Al giorno d’oggi, tuttavia, è davvero difficile imbattersi in modelli più piccoli, pertanto i problemi non dovrebbero sussistere sotto questo punto di vista. A differenza dell’autonomia, però, più il contenitore è grande e meglio è, dato che avrete la possibilità di aspirare anche svariati rifiuti solidi. Per vostra informazione, gli aspirabriciole più grandi possono avere un contenitore quasi di 1 litro.
Nonostante sia un dettaglio poco rilevante per l’utilizzo quotidiano, un occhio di riguardo dovreste darlo anche al materiale con cui è composto il contenitore. Questo, infatti, può essere trasparente o opaco. Il nostro consiglio è quello di acquistare, tenendo però sempre in considerazione anche gli altri fattori, modelli con contenitore trasparente, dal momento che vi permettono di guardare gli interni, consentendovi di farvi un’idea dello sporco catturato e di capire rapidamente quando svuotarlo.
Aspirabriciole a batteria o elettrico?
Nonostante la maggior parte degli aspirabriciole moderni funzioni a batteria, chi è preoccupato della scarsa autonomia di quest’ultimi potrebbe prendere in considerazione un modello elettrico. Tuttavia, salvo risolvere il problema della scarsa autonomia, un modello elettrico non porta vantaggi degni di nota. Persino la potenza aspirante, infatti, non è diversa da una soluzione a batteria, per non parlare poi del fastidio provocato dai fili. Tutti questi motivi ci spingono a sconsigliarne l’acquisto.
Aspirabriciole o aspirapolvere portatile?
Negli ultimi anni sono arrivati sul mercato i cosiddetti aspirapolvere portatili che, giustamente, potrebbero mandare l’acquirente in confusione, dal momento che la struttura è quasi identica agli aspirabriciole. Gli aspirapolvere portatili si presentano spesso in forme molto compatte, che vanno a influire negativamente sulla potenza. Quest’ultimi sono buoni per aspirare detriti di piccole e medie dimensioni, come briciole o fondi di caffè, ma hanno difficoltà a raccogliere le particelle più fini come la polvere e la farina.
Il vantaggio principale degli aspirapolvere portatili è che sono facili da riporre su un piano di lavoro, in bagno o in altri luoghi con spazio limitato. Come detto, sono perfetti per pulire rapidamente le briciole su un tavolino da caffè, ma consigliamo di metterli da parte perché le dimensioni più compatte rispetto a un aspirabriciole non giustificano la minor potenza.
Come conservare un aspirabriciole?
Ci sono diversi modi per tenere in buono stato un aspirabriciole. Il nostro consiglio è quello di orientarsi su un modello con supporto a parete, cosicché possiate mantenere l’apparecchio lontano dal pavimento o da mani indesiderate. In assenza di un supporto a parete dedicato, potrete riporlo all’interno di un armadio o di una dispensa.
Conservare in buono stato un aspirabriciole significa anche porre attenzione alla manutenzione e in tal caso ci si riferisce alla pulizia. È importante svuotare il contenitore di polvere prima che raggiunga o superi la capacità massima, onde evitare che il sacchetto faccia diminuire le prestazioni. Il nostro consiglio è quello di controllare sempre lo stato del contenitore, soprattutto dopo una lunga sessione di pulizia. Con un uso moderato, potete controllare il livello di sporcizia presente all’interno del contenitore circa una volta al mese, mentre potrebbe essere necessario eseguire una pulizia profonda, smontando le varie parti del prodotto, ogni 6 mesi o almeno una volta all’anno.
Quanto durano?
In media, un aspirabriciole dura tra 2 e 3 anni, anche se ci sono accorgimenti che vi permetteranno di allungare la vita dell’elettrodomestico. Innanzitutto, assicuratevi di acquistare un aspirabriciole da un brand affidabile. Pulite regolarmente i filtri e sostituiteli se necessario. Svuotate il contenitore della polvere prima che si riempi completamente in modo da non causare ingrovigli. Infine, assicuratevi che non venga esposto a repentini cambi di temperature, che potrebbero compromettere i componenti interni.
Come funziona un aspirabriciole?
Come avrete intuito, gli aspirabriciole sono molto simili alle scope elettriche senza fili, in quanto implementano un motore aspirante (ovviamente più piccolo e meno potente rispetto a un aspirapolvere) che risucchia l’aria e, di conseguenza, i piccoli oggetti nelle immediate vicinanze. Una volta entrati dalla bocchetta o dalla spazzola, lo sporco e i detriti vanno a finire direttamente nel contenitore, dove non manca uno o più filtri rendendo, di fatto, questi prodotti dei mini aspirapolvere.
Gli aspirabriciole hanno i filtri?
Come anticipato nel paragrafo precedente, la struttura degli aspirabriciole fa sì che al loro interno ci sia almeno un filtro, con la possibilità di trovarne due nei modelli più costosi. Il loro sistema di filtraggio è importante tanto quanto quello delle scope elettriche, poiché permette all’aria reimmessa nell’ambiente di essere purificata, oltre a proteggere il motore dalle particelle più sottili che, col tempo, rischiano di danneggiarlo. Gli aspirabriciole che integrano due filtri fanno sì che lo sporco grossolano e quello più piccolo vadano in due sezioni diverse. L’efficacia reale dipende però soprattutto dalla loro qualità. Non tutti i filtri, infatti, garantiscono il 99% di filtraggio, motivo per cui suggeriamo di affidarvi ai modelli con filtri HEPA, che si contraddistinguono per la loro particolare fibra di vetro, trattenendo quasi il 100% delle particelle di polvere. Qualora il modello di vostro interesse non abbia il filtro HEPA o se non ci sono riferimenti relativi al sistema di filtraggio nella descrizione del prodotto, è probabile che l’aspirabriciole faccia uso di un filtro EPA, la cui peculiarità è quella di essere più economico, influenzando anche le prestazioni. Invece del 99%, si parla infatti di un’efficacia del 85% per quanto concerne le polvere sottili, non il massimo per chi soffre di allergie.
Quanto pesano?
Mediamente, un aspirabriciole pesa circa 1 kg, a fronte di una struttura media di circa 40 cm di lunghezza. A prescindere dalle dimensioni e dalla potenza del motore, è bene considerare il peso prima di terminare l’acquisto, soprattutto se si vuole un prodotto che non vi faccia stancare il braccio dopo pochi secondi. Vi ricordiamo, infatti, che parliamo di dispositivi che andranno utilizzati con una sola mano, pertanto anche un peso di 2 kg potrebbe influire sulla maneggevolezza.
Di che materiali sono fatti?
Se analizziamo i materiali, scopriamo che gli aspirabriciole sono ancora una volta prodotti simili alle scope elettriche. La loro struttura, infatti, è realizzata in plastica, materiale che assicura leggerezza e una buona ammortizzazione alle varie oscillazioni. I produttori realizzano questi prodotti in plastica proprio per venire in contro alle esigenze delle persone, che necessitano di praticità e maneggevolezza, caratteristiche che non possono essere garantite qualora si faccia uso di acciaio o alluminio.
Come si puliscono gli aspirabriciole?
Le operazioni di pulizia possono variare in base al modello. Quelli certificati Wet & Dry permettono di sciacquare il serbatoio sotto l’acqua, mentre altri possono essere puliti solo con un panno umido. Lo stesso vale per i filtri. Per essere sicuri di non commettere errori, evitando il rischio di danneggiare i componenti interni, suggeriamo di controllare il manuale di istruzioni, dove si trovano tutte le informazioni e consigli su come mantenere in buono stato questo piccolo elettrodomestico.
Gli aspirabriciole sono adatti per pulire l’auto?
Se accompagnati da una buona quantità di accessori, tra cui una bocchetta a lancia o una spazzola per gli imbottiti, allora gli aspirabriciole possono essere usati anche per pulire gli interni della propria auto. Si consiglia, però, di verificare che il motore o le batterie abbiano almeno 10V, in quanto serve una buona potenza aspirante per catturare peli e sporco sui sedili, proprio come quelli di un divano. Per motivi di praticità, qualora acquistiate un modello con filo, suggeriamo di verificare che abbia la presa per l’accendisigari, in modo da evitare un eventuale problema dovuto alla lunghezza del cavo elettrico.
Lo stesso vale qualora vogliate utilizzare l’aspirabriciole per catturare i peli di animali. Essendo questi molto sottili, serve una buona potenza aspirante per rimuoverli, traducibile in almeno 100W se parliamo di un modello a corrente e di almeno 10V nel caso di una soluzione alimentata a batteria. Elemento forse ancora più importante è la presenza di una bocchetta per gli imbottiti, meglio se motorizzata.
Gli aspirabriciole utilizzano la tecnologia ciclonica?
Tanti modelli si basano sulla tecnologia ciclonica. Questo permette al piccolo elettrodomestico di avere una sorta di prefiltraggio naturale, che viene poi ottimizzato dai filtri veri e propri. Ma in cosa consiste esattamente la tecnologia ciclonica? In sostanza, è un sistema di pulizia che utilizza la forza centrifuga per separare la polvere e lo sporco dall’aria. Un cilindro o un cono con una serie di paletti guidano l’aria attraverso il dispositivo. La forza centrifuga generata dall’aria in movimento fa sì che la polvere e lo sporco vengano spinti verso le pareti del cilindro o del cono, dove vengono raccolti in un contenitore o filtro.
Che batterie vengono usate negli aspirabriciole?
Gli aspirabriciole possono implementare batterie agli ioni di litio (Li-Ion) oppure al nichel-metallo idruro (Ni-MH). La maggior parte dei produttori, se non tutti, realizza i propri modelli con batterie agli ioni di litio, e ciò è abbastanza scontato, dato che quest’ultime sono oggettivamente migliori. Tra le peculiarità va citata la loro leggerezza, la maggior capienza e soprattutto la possibilità di essere ricaricate in qualsiasi momento, a differenza delle nichel-metallo idruro, che necessitano di essere scaricate prima di ricaricarle, onde evitare una perdita di efficienza.
L’importanza dell’impugnatura
L’impugnatura è molto importante su un aspirabriciole, poiché se strutturata male o se non si adatta alla propria mano sarà molto più faticosa la fase di pulizia, dandovi l’impressione che l’elettrodomestico pesi più di quanto lo sia in realtà. Accertatevi quindi che sia ergonomica, cioè progettata per adattarsi alla forma della mano. La presa dovrebbe essere salda e avere materiali antiscivolo per evitare di perdere la presa durante l’utilizzo. È utile avere anche il pulsante di accensione e spegnimento situato vicino alla presa, in modo che sia facilmente accessibile, evitando di usare l’altra mano per schiacciare il pulsante.