Il rover Curiosity ha scattato una foto di qualcosa di piuttosto allettante sulla superficie di Marte. L’oggetto in questione sembra un piccolo fiore e il team del rover ha confermato che questo oggetto è una formazione minerale, con strutture delicate formate da minerali che precipitano dall’acqua.

Curiosity ha effettivamente visto questi tipi di caratteristiche prima, che sono chiamate cluster di cristalli diagenetici. Diagenetico significa la ricombinazione o il riarrangiamento di minerali, e queste caratteristiche consistono in ammassi di cristalli tridimensionali, probabilmente costituiti da una combinazione di minerali. La vice scienziata del progetto Curiosity Abigail Fraeman ha dichiarato su Twitter che queste caratteristiche che sono state viste in precedenza erano fatte di solfati.

Da studi di ritrovamenti precedenti, con caratteristiche simili, trovati su Marte, si è dedotto che originariamente il cristallo doveva essere incorporato all’interno di una roccia, che si è erosa nel tempo. Questi ammassi minerali, tuttavia, sembrano essere resistenti all’erosione. Altre concrezioni sono state trovate in passato come ad esempio quelle osservate dal rover Opportunity, con caratteristiche che sono state soprannominate “mirtilli”, poiché erano piccole e rotonde.

Il team scientifico del rover ha visto questa struttura e l’ha chiamata “Blackthorn Salt”. Hanno usato il Mars Hand Lens Imager del rover, chiamato MAHLI, per scattare ravvicinate. Questa fotocamera è la versione del rover dell’obiettivo a mano macro che i geologi di solito portano con sé sul campo. Le immagini ravvicinate di MAHLI rivelano i minerali e le trame nelle superfici rocciose. Curiosity ha trovato un’altra struttura simile a un fiore nel 2013 e il rover Spirit ha trovato rocce dall’aspetto simile che sono state soprannominate “cavolfiore” a causa delle loro protuberanze nodose.