AGCOM bocciata di nuovo dalla UE, questo è troppo

La Commissione Europea ha nuovamente criticato l'operato dell'AGCOM: le tariffe di terminazione mobile proposte sono scorrette. Piena ragione alle richieste di Altroconsumo e l'Associazione degli Internet Provider.

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a cura di Dario D'Elia

AGCOM è stata nuovamente bacchettata dalla Commissione Europea per le nuove tariffe di terminazione mobile. Non è la prima volta che il nostro Garante viene colto in fallo, anzi a dire le verità sembra ormai diventata consuetudine. È sufficiente ricordare lo scorso aprile (AGCOM ripresa dalla UE per i costi di terminazione) e pochi giorni fa (Unbundling della fibra: la UE bacchetta l'AGCOM) per comprendere l'andazzo.

La questione è semplice: i costi che si applicano (rispettivamente) gli operatori per instradare le chiamate sui network mobili sono troppo alti. Li deve stabilire il Garante delle Comunicazioni in base a una serie di parametri stabiliti dall'Unione Europea. L'obiettivo è quello di sempre: favorire la competizione, stimolare il mercato e soddisfare le esigenze dei consumatori.

Il soldatino AGCOM si scioglie al Sole

Ebbene, tra maggio e giugno, dopo la pubblicazione delle tariffe AGCOM sia gli Internet Provider che Altroconsumo hanno deciso di rivolgersi alle istituzioni UE per segnalare il perdurare di una ingiustificata asimmetria nel sistema. "Il mantenimento di tariffe di terminazione mobile eccessive, oltre a perpetuare una ingiustificata asimmetria nel sistema (si rammenta che le tariffe di terminazione degli operatori alternativi fissi sono, invece, basate su un modello teorico di operatore efficiente che non consente il pieno recupero dei costi), crea un arbitrario e anticompetitivo trasferimento di ingenti risorse finanziarie dagli operatori fissi agli operatori mobili", scriveva l'associazione il mese scorso.

Tariffe medie terminazione Italia/Francia

"Per quanto si tratti di un costo pagato da operatore a operatore tali tariffe hanno, infatti, un rilevante impatto anche per i consumatori, perché vengono normalmente ribaltate dagli operatori sulle tariffe al consumo. Non deve pertanto sorprendere che le tariffe di terminazione siano la principale causa dell'elevato costo delle telefonate da fisso a mobile".

Tariffe medie terminazione UE

Come riporta Marco Pierani, Responsabile delle Relazioni Istituzionali per Altroconsumo, Bruxelles ha risposto è com'era prevedibile ha tirato le orecchie dell'AGCOM. Segnalando in particolare:

  • Il ritardo nell'implementazione del valore LRIC (Long-Run Average Incremental Cost) richiamando l'Autorità al fatto che il glide path dovrebbe finire entro il 31/12/2012 e non il luglio 2015 come proposto da AGCOM;
  • il fatto che i valori proposti per l'intero glide path sono troppo elevati ed al di fuori dell'orientamento al costo e media europea.
  • Richiesta ad AGCOM di fissare un nuovo glide path entro il 31/12/2012 e limitando il numero di step.
  • Richiesta di abolizione di asimmetria H3G.

Detta in parole semplici: AGCOM deve correggere le tariffe di terminazione e porle in linea con il mercato europeo. Il tutto considerando che il piano di riduzioni dovrebbe completarsi entro fine 2012 e non 2015 – come propone il Garante.