Android 14 Upside Down Cake: tutte le novità in arrivo

In questo articolo vedremo tutte le novità di Android 14 UpsideDownCake: funzionalità, smartphone compatibili e roadmap dell'aggiornamento.

Avatar di Andrea Morlacchi

a cura di Andrea Morlacchi

Google ha rilasciato la prima developer preview di Android 14 nel mese di febbraio 2023, partendo come sempre dai suoi smartphone, ovvero dai Google Pixel.  A marzo 2023 è stata rilasciata anche la seconda developer preview che ha cominciato a dare una forma più solida al nuovo sistema operativo. Ad Aprile 2023, invece, ecco che è arrivata la Beta 1 di Android 14. In particolare, al momento è possibile provare la Beta 1 su: Pixel 4a (5G), Pixel 5 e 5a, Pixel 6 e 6 Pro, Pixel 6a, Pixel 7 e 7 Pro.

In questo articolo, che provvederemo ad aggiornare nel tempo, andremo a vedere tutte le novità di Android 14, dalle nuove funzionalità, agli smartphone che saranno compatibili e parlando anche della roadmap dell’aggiornamento.

Indice

Android 14: la roadmap dell'aggiornamento

Google ha rilasciato la prima developer preview di Android 14 in data 8 febbraio 2023. Si tratta di una build che serve più che altro agli sviluppatori per ottimizzare le applicazioni e i servizi in vista dell'uscita ufficiale del sistema operativo. Ad ogni modo, per il mese di marzo 2023 è prevista l'uscita della seconda developer preview.

Come si può notare anche sulla pagina ufficiale di Android 14, per il mese di aprile 2023 è prevista invece l'uscita della prima versione beta e per maggio dovrebbe arrivare la seconda beta.

Per il mese di giugno è previsto il rilascio della terza beta ma questa, se tutto va secondo la tabella di marcia, sarà già in piattaforma stabile. Questo significa che sarà una versione già più vicina a quella finale. Altre due beta in piattaforma stabile sono poi previste per il mese di luglio 2023 per poi arrivare al lancio ufficiale della versione stabile durante il mese di agosto 2023.

Quali sono le novità di Android 14?

Per prima cosa si può parlare di cosa non è cambiato, ovvero del fatto che anche Android 14 porta ancora il nome di un dessert proprio come i suoi predecessori. In questo caso il nome è UpsideDownCake che significa "torta rovesciata". Di certo gli sviluppatori Google non hanno mai avuto tantissima fantasia per i nomi.

Parlando invece di cosa cambia, per ora non sono emerse novità rivoluzionare. Tra le più significative c'è la funzionalità di clonazione delle app e quella della rilevazione automatica dei bloatware. Andiamo quindi a scoprire tutte le novità di Android 14 in dettaglio qui di seguito.

Il tempo di utilizzo dello schermo viene messo in bella mostra

Una prima interessante novità riguarda il tempo di utilizzo dello schermo che in Android 14 viene messo bene in evidenza non appena si accede alle impostazioni di utilizzo della batteria. Questa funzionalità consente all'utente di visualizzare per quanto tempo lo smartphone è rimasto con lo schermo acceso dall'ultima ricarica completa della batteria effettuata.

In Android 13 era, ovviamente, già presente questa caratteristica, ma per visualizzare il tempo di utilizzo dello schermo era necessario accedere alle impostazioni di utilizzo della batteria e scorrere tutta la pagina fino in fondo. Ecco che con Android 14 ora le cose saranno più veloci e semplici!

Clonazione delle app

Un'altra novità che ha catturato subito l'attenzione è quella in merito alla clonazione delle app. Per chiarire di cosa stiamo parlando, è quella funzionalità che permette di creare una copia di un'altra applicazione e può tornare estremamente utile nel momento in cui sorge la necessità di effettuare l'accesso a una piattaforma con due account differenti. La clonazione permette quindi di poter accedere a quella piattaforma con due diversi account (es. Facebook) senza dover ogni volta effettuare il logout e il login.

La clonazione delle app, che sia chiaro, non è niente di nuovo, in quanto esistono da molto tempo varie applicazioni di terze parti che permettono di ottenere questo risultato. La novità di Android 14 è però quella di portare questa funzionalità in modo nativo e quindi senza la necessità di dover scaricare ulteriori applicazioni.

Rilevazione dei bloatware

Mishaal Rahman ha messo in evidenza attraverso un Tweet, la capacità di Android 14 di rilevare i bloatware, ovvero quelle applicazioni che vengono installate in automatico da altre applicazioni. A quanto pare, però, il sistema non impedirà alle applicazioni di essere installate, piuttosto consentirà all'utente di visualizzare un elenco di tutte le applicazioni che vengono considerate bloatware (quindi non necessarie) e darà la possibilità di selezionarle ed eliminarle dal device.

Sempre Mishaal Rahman ha spiegato che il concetto di bloatware potrebbe essere spesso ambiguo. Ad ogni modo, ha aggiunto che anche nel momento in cui si installa una SIM all'interno dello smartphone e quest'ultimo comincia a scaricare le app dell'operatore, ecco che anche queste applicazioni potrebbero essere considerate dei bloatware.

Avviso delle applicazioni datate

Android 14 porta anche novità in merito alla sicurezza, perché ha introdotto la funzionalità di avviso delle applicazioni troppo vecchie. In sintesi, come spiegato sempre dal buon Mishaal Rahman in un Tweet, ogni volta che si proverà a installare un'applicazione progettata per una versione di Android 8.1 o precedente, il sistema mostrerà un messaggio di avviso in cui viene detto che l'app potrebbe non funzionare correttamente o che potrebbe non essere sicura.

Si tratta di una novità importante, in quanto molto spesso le vecchie applicazioni, dato che non supportano le ultime patch di sicurezza, potrebbero essere il veicolo perfetto per alcuni malware.

La gesture predittiva indietro migliorata

Android 14 sta introducendo la gesture predittiva indietro che consentirà di vedere in anteprima dove si è diretti quando si sta per scorrere indietro. In Android 13, c'era già questa funzionalità, ma era nascosta e non accessibile dagli utenti. In Android 14, invece, è accessibile dalle impostazioni dedicate agli sviluppatori ed è possibile visualizzare in anteprima gli spostamenti tra varie app e anche all'interno dell'applicazione stessa.

È senz'altro una novità utile in quanto spesso si doveva andare "alla cieca" senza sapere dove saremmo finiti dopo aver fatto il gesto di scorrere all'indietro. È possibile visualizzare una brevissima demo di questa novità nel Tweet postato da Mishaal Rahman.

Notifiche Flash

Con il rilascio della developer preview 2 di marzo 2023, sono state mostrate anche le notifiche flash. Si tratta di un avviso di notifica che farà lampeggiare il LED delle fotocamere e/o il display. Inoltre, come ben messo in evidenza dal solito Mishaal Rahman attraverso un Tweet, sarà pure possibile scegliere il colore del display in fase di notifica.

I LED di notifica, in realtà, non sono una novità nel mondo degli smartphone, ma un ritorno in questa modalità sarà senz'altro di aiuto agli ipoudenti o comunque a tutti coloro che gradiscono anche una notifica visiva.

Emoji Wallpaper

Una novità nascosta di Android 14 DP2, ma che probabilmente sarà resa disponibile dapprima sugli smartphone Pixel, è quella chiamata Emoji Wallpaper. È un'interessante funzionalità che permetterà agli utenti di creare sfondi personalizzati utilizzando le emoji.

Tema monocromatico

Nella personalizzazione di sistema, selezionando i colori di base, sarà possibile scegliere un tema Material You monocromatico. Questo sarà contraddistinto da un cerchio metà nero e metà bianco.

Questo tema è stato, probabilmente, pensato per quei soggetti a rischio convulsioni che avrebbero potuto risentire della dinamicità dei colori dei temi standard Material You. In questo modo, non solo gli smartphone saranno utilizzabili da tutti senza rischi, ma anche senza rinunciare del tutto alla visione di colori.

Widget batteria

È stata implementata la possibilità di aggiungere il widget Batteria alla schermata iniziale direttamente dalle impostazioni della batteria. Per intenderci, il widget Batteria è quello che permette di visualizzare lo stato di ricarica dello smartphone e dei dispositivi connessi al proprio smartphone, come ad esempio auricolari o smartwatch.

Scomparsa l'opzione Fast Pair

Con la DP1 andando su Impostazioni, poi su Dispositivi connessi e infine su Preferenze di connessione era possibile accedere alla voce Fast Pair e decidere se tenerla attiva o meno. Con la DP2, questa opzione è stata semplicemente rimossa.

Per chi non ricordasse, il Fast Pair è quella funzionalità che permette l'accoppiamento rapido (infatti in italiano è tradotto proprio come accoppiamento rapido) tra smartphone e un dispositivo Bluetooth nelle vicinanze senza andare ogni volta nei menu. Ad ogni modo, pare che almeno per il momento questa opzione rimarrà sempre attiva su Android 14.

Impostazioni orologio

Andando su Sfondo e Stile, appariranno ora anche le Impostazioni dell'orologio che permetteranno di personalizzare a piacimento l'aspetto dell'orologio. Ad ogni modo, al momento pigiando su questa opzione purtroppo non succede nulla, in quanto per ora è presente soltanto il pulsante, ma non i codici che gestiscono la personalizzazione dell'orologio.

Nuova freccia indietro

Erano già state mostrate nelle developer preview le migliorie apportate alla gesture predittiva indietro, che è quella funzionalità che permette di visualizzare in anteprima dove si è diretti prima di fare il gesto per scorrere indietro. Nella Beta 1, invece, Google ha messo in evidenza che c'è anche una nuova freccia indietro che, oltretutto, cambia anche forma e colore in base al tema scelto sul proprio device.

Nuovo menu di condivisione

Nella Beta 1 è stato mostrato anche il nuovo menu di condivisione che è di fatto diventato un menu globale e comune a tutte le applicazioni. In sintesi, l'obiettivo di google è quello di mostrare all'utente sempre il menu di condivisione di sistema anche durante l'utilizzo di applicazioni.

All'interno di questo menu ci sono le funzionalità di copia, di creare link e di condividere i contenuti attraverso tutte le piattaforme social, app per email e quant'altro.

Maggiore privacy nello sblocco del PIN

Un'importante novità della Beta 1 è la maggiore privacy nello sblocco del PIN. Questa funzionalità si chiama Enhanced PIN privacy ed è già stata avvistata durante la beta 2 di Android 13 QPR3. In sintesi questa novità permette di fare due cose. Anzitutto, di rendere "invisibili" i tocchi che facciamo sulle cifre dello schermo durante l'immissione del PIN. In questo modo gli unici tasti di cui si vedrà l'effetto del tocco saranno quelli per tornare indietro e l'Invio.

Altra cosa che è possibile attivare o disattivare, è la conferma dell'immissione del PIN. Si può infatti scegliere se sbloccare automaticamente il PIN dopo aver immesso quello corretto oppure se bisogna sempre premere su Invio prima di procedere. Vi lasciamo qui di seguito un video che mostra queste nuove features.

Barra di navigazione trasparente

Un'altra novità introdotta è la possibilità di impostare la barra di navigazione trasparente. La barra di navigazione generalmente è nera o bianca e, comunque sia, a volte stona un po' con tutti gli altri colori dell'applicazione in uso. Ecco che rendendola trasparente si va ad eliminare alla radice il problema.

Oltre a questo la barra sottostante toglie anche un po' di visibilità alla pagina che si sta leggendo. Quindi, renderla completamente trasparente può offrire anche il vantaggio di una più ampia visione.

Sfondi animati diversi per schermata di blocco e schermata home

Fino ad ora era possibile impostare solo lo stesso sfondo animato sia per la schermata di blocco che per la schermata principale. Con la Beta 1, è stata introdotta la possibilità di impostarne due differenti. Vi lasciamo qui di seguito un breve video che illustra come funziona il tutto.

Modificati pop-up per la concessione di autorizzazioni

Nella Beta 1 sono stati modificati i pop-up per la concessione di autorizzazioni a foto e video e anche alla posizione geografica. In particolare, per quanto riguarda foto e video, troviamo ora tre voci: accesso parziale a foto e video, consenti tutto e non consentire. Selezionando l'accesso parziale, l'app potrebbe successivamente mostrare un ulteriore pop-up nel quale richiede di estendere l'autorizzazione.

In merito, invece, alla concessione dell'autorizzazione alla posizione geografica, non ci sono state importanti novità, se non il fatto che ora viene presentato lo scopo per cui viene richiesta l'autorizzazione, attraverso un elenco puntato e non più tramite un muro di testo.

Quali smartphone saranno aggiornati ad Android 14?

Il vostro smartphone riceverà Android 14? Nonostante sia ancora presto per le prime dichiarazioni ufficiali dei brand, è possibile stilare una lista dei dispositivi che nel prossimo futuro riceveranno l'aggiornamento ad Android 14 grazie alle promesse di supporto fatte dagli stessi marchi al momento della presentazione dei vari prodotti.