Conclusioni

Recensione - Android 4.0 Ice Cream Sandwich sotto la lente d'ingrandimento. Cosa è cambiato e migliorato?

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Conclusioni

Android 4 porta tante novità e le più importanti sono sicuramente l'estesa compatibilità con i differenti standard di comunicazione (NFC, Wi-Fi, Bluetooth), assieme a una lunga lista di opzioni che offrono maggior controllo sul dispositivo. Apprezzabili anche i miglioramenti alle applicazioni di posta, calendario, browser e soprattutto alla tastiera che rende l'inserimento testo più veloce.

Di meno rilievo i miglioramenti delle altre App. Dopotutto nel Market c'erano già alcune applicazioni che offrivano le stesse funzioni.

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Le innovazioni dell'interfaccia convincono solo per metà. Tra le grandi migliorie, come la possibilità di disinstallare al volo un'applicazione tenendo il dito premuto sull'icona dell'applicazione, ce ne sono altre più miti, come la personalizzazione della schermata di blocco o i widget personalizzabili. Non ne avremmo fatto a meno, ma tante di queste mancanze erano già state risolte dai produttori con le loro personalizzazioni.

Con Android 4, assieme ai nuovi SO di Apple e Microsoft (iOS 5 con iCloud e notifiche, completa ma non innova e Windows Phone 7.5, un sistema operativo quasi nuovo), si chiude il cerchio dei sistemi operativi mobile che ci accompagneranno almeno per tutto il resto dell'anno. Tra tutti gli OS Mobile, Windows Phone 7.5 è quello che probabilmente ha portato più innovazione, non in generale, ma rispetto alla versione precedente.

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iOS ha invece chiuso un gap con Android, e fatto anche qualche passettino in avanti con alcune funzioni avanzate, come Siri. IceCream Sandwich non stravolge Android, ma risolve qualche piccolo difetto, aggiunge funzioni e dona un po' di eleganza, cosa di cui l'OS Google non è mai stato un campione. Cosa più importante, unifica due mondi, e permette ai produttori di lavorare su un unico OS, sia che si tratti di smartphone sia di tablet. Questo dovrebbe permettere un minor dispendio di energie e quindi una migliore resa degli sforzi dei programmatori, nonché un'attenuazione della frammentazione - buona o cattiva che sia - che affligge il mercato Android.