Apple si prepara a celebrare il suo cinquantesimo anniversario con una strategia aggressiva che potrebbe ridefinire completamente il suo posizionamento nel mercato tecnologico. Secondo quanto emerso da fonti attendibili del settore, il colosso di Cupertino starebbe pianificando per il 2026 un'offensiva senza precedenti, che vedrà il lancio simultaneo di prodotti in categorie completamente nuove per l'azienda. Non si tratta della solita routine di aggiornamenti annuali, ma di un vero e proprio tentativo di conquistare territori finora dominati dai concorrenti.
La seconda metà dell'anno rappresenterà il momento più esplosivo di questa tabella di marcia. Apple dovrebbe finalmente presentare il suo smartphone pieghevole, un dispositivo su cui si è speculato per anni e che arriverà in un mercato dove Samsung e Google hanno già accumulato esperienza considerevole. Contemporaneamente è atteso l'iPhone 18 Pro, che segnerà una svolta importante utilizzando per la prima volta i modem cellulari sviluppati internamente dall'azienda, eliminando così la dipendenza da fornitori esterni come Qualcomm.
Ma le sorprese non finiscono qui. Verso la fine del 2026, la gamma MacBook Pro dovrebbe subire una trasformazione radicale con l'introduzione dei chip M6 Pro e M6 Max. Questa nuova generazione porterà con sé un design più sottile e, elemento ancora più rivoluzionario per gli standard Apple, uno schermo OLED touchscreen. Si tratterebbe di un cambiamento filosofico significativo per l'azienda, che finora ha sempre mantenuto separate le linee di prodotto touch (iPad) da quelle tradizionali (Mac).
L'inizio dell'anno sarà comunque tutt'altro che tranquillo. I primi mesi del 2026 vedranno una massiccia ondata di aggiornamenti per la linea Mac e iPad. Sono previsti MacBook Air con display OLED e processore M5, MacBook Pro equipaggiati con chip M5 Pro e M5 Max, un iPad entry-level con chip A18 e un iPad Air con processore M4. Questo calendario serrato includerà anche nuovi monitor per Mac e il lancio dell'iPhone 17e, modello che dovrebbe posizionarsi nella fascia più accessibile della gamma.
Il periodo primaverile, tra marzo e aprile, segnerà l'ingresso di Apple in un settore finora trascurato: la domotica intelligente. L'azienda californiana presenterà i suoi primi display smart in due versioni diverse, dispositivi che rappresenteranno la spina dorsale di una nuova strategia per la casa connessa. Questo ritardo nell'attaccare un mercato dominato da Google e Amazon è evidente, ma Apple sembra voler recuperare il terreno perduto con un approccio integrato che sfrutterà l'ecosistema esistente.
La conferenza degli sviluppatori WWDC di giugno sarà il palcoscenico per svelare iOS 27, macOS 27 e watchOS 27, con un'enfasi particolare sugli aggiornamenti di Apple Intelligence e Siri. Questa presentazione dovrebbe collegare i punti tra i nuovi display smart lanciati in primavera e le capacità di intelligenza artificiale che Apple sta sviluppando, creando un'esperienza domestica integrata che l'azienda spera possa competere con le soluzioni già affermate della concorrenza.
Nel corso dell'anno sono attesi anche altri prodotti significativi, sebbene senza una finestra di lancio precisa. Tra questi figurano un nuovo iPad mini, versioni aggiornate di Mac mini e Mac Studio con chip M5, un'espansione della linea di sicurezza domestica che dovrebbe includere telecamere di sorveglianza, e forse l'anteprima più intrigante: gli occhiali smart di Apple. Quest'ultimo prodotto rappresenterebbe una scommessa ambiziosa su quella che molti considerano la prossima grande frontiera dell'informatica indossabile.
La credibilità di questa roadmap solleva inevitabilmente interrogativi. Lanciare uno smartphone pieghevole, costruire un ecosistema domotico completo e presentare occhiali intelligenti nello stesso anno in cui si introducono due generazioni successive di chip per MacBook Pro sembra un'impresa titanica, persino per un'azienda delle dimensioni di Apple. Il rischio di ritardi o rinvii appare concreto, considerando la complessità di sviluppare simultaneamente tecnologie così diverse.
Il confronto con i concorrenti evidenzia quanto Apple sia in ritardo su alcuni fronti. Samsung ha già perfezionato i suoi Galaxy Z Fold e Z Flip attraverso diverse generazioni, mentre Meta ha già sul mercato i suoi occhiali Ray-Ban smart. L'ingresso di Apple in questi settori potrebbe legittimare definitivamente queste categorie di prodotti, oppure apparire come un'imitazione tardiva. La lezione del Vision Pro ha dimostrato che il solo marchio Apple non garantisce il successo automatico, specialmente quando si parla di prodotti con prezzi superiori ai duemila dollari.
Questa strategia multipla rappresenta chiaramente un tentativo di Apple di ridefinire il panorama tecnologico per il prossimo decennio, invadendo contemporaneamente territori finora presidiati da rivali diversi. Se anche solo tre quarti di questi prodotti vedranno effettivamente la luce nel 2026, l'anno del cinquantesimo anniversario potrebbe davvero trasformarsi in uno dei più caotici ed entusiasmanti nella storia dell'azienda fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak il primo aprile 1976.