Canone Rai, la proposta al limite dell'illegale

Il governo italiano sta considerando di collegare il Canone Rai alle utenze di telefonia mobile. Una proposta fuori di testa!

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Il governo italiano sta considerando diverse opzioni per la riforma del Canone Rai, e una di queste sembra essere particolarmente controversa: collegarlo alle utenze di telefonia mobile. La proposta è stata avanzata dal ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, durante un'audizione presso la commissione di Vigilanza Rai.

Secondo il ministro, il collegamento tra il Canone Rai e l'utenza telefonica avrebbe senso data la diffusione sempre più ampia di nuove forme di fruizione digitale dei contenuti televisivi, come dimostra il successo di piattaforme come RaiPlay. Con questo approccio, si potrebbe ampliare notevolmente la platea di contribuenti, in quanto le utenze telefoniche attive sono molto più numerose rispetto alle persone che pagano attualmente il canone.

"Oggi sono 21 milioni i cittadini che lo pagano, mentre le utenze telefoniche attive sono 107 milioni”, ha riferito il ministro.

Tuttavia, la proposta solleva una serie di questioni. Attualmente, il pagamento del Canone Rai è legato al presunto possesso di un apparecchio televisivo, uno smartphone o un PC in grado di riprodurre contenuti multimediali, e agganciarlo alle utenze telefoniche potrebbe risultare problematico per diverse ragioni.

Il tutto dipende dall'implementazione di questa proposta, che così com'è pensata potrebbe essere definita quasi al limite del legale. Come si può chiedere il pagamento di più di 100 milioni di entrate da Canone Rai se in Italia gli abitanti sono circa 40 milioni in meno?

Innanzitutto, ci sarebbe il problema del calcolo delle utenze per nucleo familiare, poiché sarebbe necessario stabilire un tetto massimo per evitare che alcune famiglie paghino cifre esagerate. Se ogni utenza telefonica contenesse di default il Canone Rai, infatti, chi possiede per motivi personali o per lavoro più di una singola utenza intestata rischierebbe di pagare il canone molteplici volte.

E ancora, chi possiede più di un'utenza telefonica mobile per abitazione (quindi ogni nucleo familiare composto da più di una persona) finirebbe per pagare più di chi vive da solo. Inoltre, non dobbiamo dimenticarci l'aumento significativo di prezzo annuale che ogni singola utenza telefonica andrebbe a subire, incrementando il costo per persona e per famiglia in modo non trascurabile, soprattutto in un momento storico in cui moltissime persone stanno già facendo moltissimi sacrifici per arrivare a fine mese.

Il ministro Giorgetti ha sottolineato che questa ipotesi fa parte delle opzioni valutate dal governo per il medio periodo, e che sono in corso valutazioni riguardo alla fiscalità generale e altre modalità di finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo.

Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi per capire come si evolverà la situazione.