Fibra ultraveloce: al via progetto per maxi rete sottomarina nel Tirreno

Unidata e il Fondo Ipc di Azimut siglano un accordo per l'avvio di lavori volti alla stesura di una rete sottomarina di fibra ultraveloce.

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a cura di Silvio Colombini

La firma di accordi vincolanti ha dato il via ad un grande progetto di stesura cavi sottomarini che andranno da Mazara del Vallo a Genova.

Dopo la sigla dell’accordo tra Unidata e il Fondo Ipc di Azimut si potrà avviare il progetto di stesura dei cavi: a condurlo sarà Unitirreno Submarine Network. L’azienda responsabile sarà una partecipata, costituita al 96% da una HoldCo e al 4% da un’unione di manager che si erano spesi per promuovere l’iniziativa. Quanto alla HoldCo: questa nasce dall'unione di Fondo Ipc (al 66,67%) e unidata (33,33%)

Il progetto permetterà di collegare, tramite un rete sottomarina diverse località della nostra penisola: partendo da Mazara del Vallo arriverà fino a Genova, con uno snodo a 16 coppie all’altezza di Roma-Fiumicino. La realizzazione dell’operà sarà commissionata a Alcatel Submarine Networks ed Elettra Tlc. Una volta concluso si verrà a creare il primo sistema Open Cable a 24 coppie di fibre, che permetterà di raggiungere velocità di traffico, per ciascuna coppia, di 20 terabyte al secondo. Questo permetterà di avere una velocità complessiva di 480 terabyte al secondo sulla tratta principale e di 320 Tbps sulla diramazione verso Fiumicino.

A tal proposito Alcatel Submarine Networks ed Elettra Tlc si sono così espresse:

"Sarà il primo sistema Open Cable a 24 coppie di fibre ottiche, nella regione del Mediterraneo con tecnologie sottomarine all’avanguardia volte a soddisfare le sempre più crescenti esigenze di banda larga sia a livello nazionale sia internazionale".

Unitirreno effettuerà il finanziamento dell’opera, che è calcolato abbia un costo di 80 milioni di euro, per circa la metà (per la precisione 36 milioni) attraverso una equity, dove Unidata verserà un ammontare compreso tra i dodici e i diciotto milioni, mentre la restante parte verrà finanziata dal sistema bancario e da autofinanziamento generato dall’operazione.

Renato Brunetti, presidente e ceo di Unidata ha così commentato l’operazione:

"Siamo molto soddisfatti di collaborare nuovamente con Azimut Libera Impresa Sgr, consolidando così la nostra partnership, per la realizzazione di questo grandioso progetto che rafforzerà lo sviluppo dell’infrastruttura digitale italiana, permettendoci di essere alternativi all’attuale snodo di Marsiglia e di fornire punti di approdo strategici per i cavi intercontinentali provenienti dall’Asia e dall’Africa. Unitirreno, collegando via mare la Sicilia con la capitale e con il Nord Italia, fornirà solide rotte marine e consentirà lo sviluppo di importanti sinergie tra lo snodo di Roma-Fiumicino e il data center green che realizzeremo in loco sempre insieme ad Azimut Libera Impresa Sgr a partire dai prossimi mesi".

Anche Andrea Cornetti, amministratore delegato Infrastrutture e Real Estate Azimut Libera Impresa Sgr ha espresso la sua soddisfazione:

"La fattiva e preziosa collaborazione con Unidata ci permette di aggiungere al portafoglio del Fondo Ipc un altro investimento in un’infrastruttura determinante per la transizione digitale del Paese e per la sua economia, che coniuga perfettamente il ritorno in termini economico-finanziari con impatti positivi sulla collettività. La nostra attenzione alle dimensioni di Sostenibilità è massima ed è confermata dalla valutazione realizzata dal Comitato Tecnico del Fondo secondo la quale l’investimento andrà a contribuire al raggiungimento di 8 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite".