Gli sviluppatori hanno paura a pubblicare emulatori su iPhone, ecco cosa succede

Bimmy, uno dei primi emulatori NES pubblicato su App Store di Apple, ritirato dallo sviluppatore: "Ho rimosso l'app per paura".

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

L'App Store dell'iPhone ha accolto per un periodo di tempo davvero breve Bimmy, un emulatore NES. Lo sviluppatore ha poi prontamente rimosso l'app spaventato dalla possibilità di incappare in problemi legali.

Sviluppato dal developer Tom Salvo, Bimmy mirava a ricreare la magia dell'iconico periodo del Nintendo Entertainment System.

"Un semplice emulatore per aiutare lo sviluppo e il test di giochi homebrew. Riproducete ROM di pubblico dominio e testate le vostre creazioni!", così lo sviluppatore presentava il suo software.

Tuttavia, la sua permanenza sotto le luci della ribalta è stata breve: Salvo ha rapidamente ritirato l'applicazione, adducendo motivi di preoccupazione.

Se da un lato il potenziale di Bimmy di ringiovanire classici come Super Mario Bros, The Legend of Zelda e Metroid ha suscitato grande attenzione, dall'altro la sua improvvisa rimozione ha fatto preoccupare molti retrogamer. La colpa non è di Apple, dunque, che ha approvato l'emulatore per la pubblicazione su App Store. La candida ammissione dei timori da parte di Salvo ha messo in luce le complessità di fondo che circondano l'emulazione dei giochi retrò.

"Mi dispiace molto per tutti. Ho rimosso l'app per paura. Nessuno mi ha contattato facendo pressioni per rimuoverla. Ma preferisco non rischiare", ha dichiarato Salvo in un post sul forum di MacRumors.

È evidente che il fascino di rivivere i propri ricordi videoludici è oscurato dalle ambiguità legali. La proliferazione delle ROM del NES, anche se di dominio pubblico, presenta un ginepraio legale. La decisione di Salvo di staccare la spina sottolinea la minaccia incombente di accuse di violazione del copyright, in particolare da parte di giganti del settore come Nintendo.

La recente revisione della politica di Apple, che consente la presenza di emulatori retrogaming sull'App Store, è un cenno all'evoluzione del panorama dell'intrattenimento digitale. Tuttavia, l'inizio difficile, funestato dalla rapida rimozione di un emulatore di Game Boy a causa di violazioni del copyright, sottolinea le sfide che ci attendono.

La fugace presenza di Bimmy serve a ricordare il delicato equilibrio tra passione e legalità nel regno digitale. Mentre Apple apre le porte a una nuova era del gioco, il viaggio che ci attende promette di essere tutt'altro che tranquillo.