Schermo e audio

Test - Recensione dell'HTC One V, uno smartphone Android versatile e dalle dimensioni contenute.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Schermo

Lo schermo più piccolo del One V corrisponde a un risoluzione minore e se mettiamo a confronto questo modello con il One S, otteniamo una densità pixel molto simile (252,15 PPI del One V contro i 256,15 PPI del One S). Questo dato è un indicatore della definizione delle immagini, anche se guardando lo schermo del One V si ha sempre una sensazione di nitidezza leggermente inferiore. Tutto sommato non possiamo però lamentarci: è alla pari con altri smartphone simili, senza fare troppo di meglio, ma nemmeno peggio.

La luminosità dello schermo è di 439 cd/m2, un valore che ormai consideriamo normale. Quanto a colori, nonostante sia un modello LCD, sono più cariche le tonalità verdi e rosse, quindi un po' meno naturali, con un comportamento simile a quello degli schermi OLED.

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Audio

La potenza audio misurata è di 71,2 dB, superiore alla media. Un difetto è però il posizionamento delle feritoie nella parte inferiore e posteriore dello smartphone. Impugnandolo, andremo a coprirle, limitando la potenza in uscita. Quanto a qualità, è sempre mediocre.

Ricordiamo che testiamo la massima potenza in uscita dell'altoparlante interno. Questo parametro indica la potenza sonora del dispositivo, e non ha nulla a che vedere con la qualità della stessa. Deve inoltre essere confrontata con gli altri dispositivi che abbiamo testato e non può essere considerata un valore assoluto.

Gli auricolari sono di tipo classico, con un design minimalista, forse neanche troppo belli da vedere. A metà filo c'è il microfono con il tasto di risposta. Il filo è di tipo piatto e leggermente gommato, che dovrebbe evitare, o quantomeno limitare, l'annodamento del filo.

Collegando gli auricolari allo smartphone si attiva il profilo Beats Audio, che si comporta come una sorta di equalizzatore in grado di ampliare un po' lo spettro di riproduzione audio, enfatizzando soprattuto le basse frequenze. Abbiamo infatti una buona riproduzione della parte bassa e medio bassa dello spettro, un'enfatizzazione degli alti - forse troppo - e un comportamento discreto - in perfetta media - per le restanti sfumature dello spettro audio.