Huawei Kirin: Qualcomm chiede a Trump una licenza per collaborare

Qualcomm chiede al Governo Trump di firmare una licenza per poter produrre i SoC Huawei Kirin in USA. In caso contrario gli equilibri economici cambieranno

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a cura di Nikolas Pitzolu

Qualcomm ha espressamente dichiarato la sua posizione riguardo il ban selettivo che sta investendo Huawei lato SoC.

La società USA afferma che con la società Cinese eliminata dalla lista dei clienti TSMC, ci saranno miliardi di dollari che andranno in fumo. Se decidesse di affidarsi a Mediatek, poi, tutti quei soldi andrebbero alla Cina.

Qualcomm vorrebbe accordarsi con Huawei per la produzione dei nuovi Kirin ma, per farlo, serve che Trump conceda una licenza per poter collaborare. Alla sua tesi, il famoso chipmaker Americano, sostiene che se Huawei facesse affidamento su Mediatek, si perderebbe anche il controllo USA sul mercato globale.

Nel mezzo della disputa si è inserita anche Samsung che, nonostante gli ultimi problemi legati alla litografia a 5 nmm sarebbe anche capace di accogliere gli ordini di Huawei. Ma per ora non si è espressa.

Il Wall Street Journal ha parlato con Qualcomm e queste sono le dichiarazioni dell'azienda:

Se Qualcomm fosse soggetta a licenze restrittive di esportazione, ma i suoi concorrenti stranieri non lo fossero, la politica del governo degli Stati Uniti provocherà un rapido cambiamento della quota di mercato dei chipset 5G in Cina ed oltre. Ciò ostacolerebbe la ricerca e la leadership americana sulle questioni dei SoC e dei modem 5G andando a minare gli interessi degli Stati Uniti.

Al momento ne Samsung ne Mediatek hanno risposto ma l'argomento è scottante, come del resto ciò che ruota attorno a Huawei in questo periodo. Nonostante questo, Qualcomm riporta le sue argomentazioni e ora la palla passa a Trump, di nuovo.

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