Ikea, la nuova app consentirà gli acquisti diretti da smartphone

Ikea aggiornerà entro fine anno nei mercati principali la propria app, consentendo non solo di visualizzare i mobili all'interno del proprio appartamento ma anche di acquistarli.

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a cura di Alessandro Crea

Entro la fine di quest'anno Ikea aggiornerà la propria app mobile introducendo una novità solo apparentemente piccola ma in realtà sostanziale: la possibilità di effettuare gli ordini. Si tratta di un vero e proprio cambio di strategia commerciale epocale.

Mentre infatti prima tramite l'app era possibile visualizzare in realtà aumentata i mobili all'interno del proprio spazio abitativo, ma poi per acquistare era necessario recarsi in negozio o al massimo sul sito ufficiale, presto sarà possibile unire le due fasi, effettuando così l'intero percorso selezione/acquisto dal proprio smartphone.

Ikea avvierà il roll out della nuova app a partire da Olanda e Francia e poi, entro la fine dell'anno, la porterà anche sui suoi otto principali mercati mondiali, tra cui Stati Uniti, Cina e Germania. "Si tratterà di un'esperienza d'uso completamente nuova", ha spiegato all'agenzia Reuters Barbara Martin Coppola, Chief Digital Officer Ikea. "l'app infatti combinerà l'esperienza online con quella in negozio".

Attualmente infatti ci sono due app Ikea, una di base, che raccoglie tutti i prodotti Ikea come nel catalogo cartaceo o in quello online e che consente di aggiungere i prodotti a una lista utilizzabile durante la visita a un negozio fisico e una seconda, introdotta nel 2017, che permette di vedere la resa dei mobili in casa tramite realtà aumentata, ma che anche in questo caso non consente l'acquisto diretto.

Le due confluiranno quindi nella nuova app che, oltre alle funzioni di entrambe offrirà anche una serie di filtri che consentono di restringere il range a un determinato stile e la possibilità di inserire le dimensioni della stanza così da ottenere una proiezione del prodotto in una scala più precisa. La nuova app del gruppo è parte di una strategia più ampia che prevede anche l'apertura di negozi più piccoli e con una gamma espositiva assai più limitata nei centri di alcune grandi città, come ad esempio quello già aperto a Parigi.