Gli iPhone 6S non sono tutti uguali, perché alcuni montano un SoC Apple A9 creato nelle fabbriche di Samsung e altri invece quello realizzato da TMSC. Sulla carta non ci dovrebbe essere alcuna differenza, ma negli ultimi giorni è emersa una realtà differente. Manca ancora una conferma definitiva, ma pare che un processore consumi più di un altro, con un effetto rilevante sulla durata della batteria.
Secondo diversi report, infatti, i chip prodotti da TMSC portano a un'autonomia nettamente maggiore. Nel test integrato in Geekbench 3 si parla di una differenza di quasi due ore, che è tantissimo. Il che è curioso, perché all'inizio tutti credevano che il chip Samsung fosse migliore, perché un processo produttivo a 14 nanometri, contro i 16 nanometri di TMSC. Il sito cinese MyDrivers, poi, ha esaminato i nuovi iPhone con AnTutu, e anche in questo caso sarebbe emersa una differenza tra i due SoC; lo smartphone con il chip Samsung consuma più energia e diventa più caldo.
Per ora si tratta di prove realizzate da singoli utenti, che mancano di ufficialità e revisioni, ma il loro numero comincia a essere sostanzioso e non si possono più ignorare. Apple per ora non ha commentato, ma John Poole di Primate Labs, che sviluppa Geekbench, ha riferito che girano da tempo voci secondo cui il processo a 16 nm di TMSC sarebbe migliore rispetto a quello da 14 nm di Samsung. Si è comunque detto molto sorpreso di vedere una differenza tanto rilevante – un commento da tenere in considerazione prima di dare per affidabile tutta questa faccenda.
Nel frattempo, l'iPhone 6S deve ancora arrivare in Italia e in diversi altri paesi, quindi molti acquirenti hanno ancora tutto il tempo di valutare la situazione prima dell'acquisto. Di sicuro però c'è qualcuno che oggi potrebbe pensare di aver comprato un iPhone 6S "azzoppato" rispetto al suo vicino di casa, pur avendolo pagato lo stesso prezzo. Una situazione che di certo può far arrabbiare.
Per ora non ci sono commenti da parte di Apple, ma c'è da scommettere che le associazioni dei consumatori vorranno andare in fondo alla questione, e saranno pronte a trascinare l'azienda in una class action se la differenza dovesse essere confermata. Magari finirà in nulla di fatto è magari verrà fuori un altro scandalo, erede del bendgate e dell'antennagate. Ma in questa storia, per ora, ci sono ancora tanti "se" e tanti "ma", e la cautela è d'obbligo. Come andrà a finire?
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