Jony Ive, Apple: chi copia non ci lusinga, sta solo rubando

Il designer dei dispositivi delle Mela entra a gamba tesa sulle aziende che realizzano prodotti somiglianti ad iPhone e simili. Nessuna lusinga, solo una copia spudorata.

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a cura di Manolo De Agostini

"I buoni artisti copiano, i grandi rubano", recitava una frase di Picasso di cui Steve Jobs si servì ai tempi in cui saccheggiò una Xerox miope di fronte alle invenzioni di suoi ingegneri, dal mouse all'interfaccia grafica. Una frase più attuale che mai in un mondo con poche idee - nemmeno tanto buone.

Ed è proprio quella frase che viene in mente ascoltando le parole di Jonathan Ive, il capo del design dei prodotti della Mela che, intervistato al "New Establishment Summit" di San Francisco organizzato da Vanity Fair, ha affermato che chi "copia" o "ispira" ad Apple" in realtà "sta rubando".

Sembra che rispetto agli anni '70 si siano sovvertiti i ruoli e che i pirati siano diventati altri, pronti a saccheggiare la corrazzata Apple. La questione è emersa in seguito una domanda in cui si chiedeva ad Ive cosa ne pensasse di Xiaomi e dei suoi prodotti molto "Apple-style".

"Non la vedo come adulazione, la vedo come un furto. Quando si sta facendo qualcosa per la prima volta, per esempio con un telefono, e non sai se andrà bene e spendete sette o otto anni a lavorarci e poi viene copiato…devo essere onesto l'ultima cosa che penso è 'Oh, è lusinghiero'. Tutte quei fine settimana che avrei potuto stare a casa con la mia famiglia... penso che sia furto e pigrizia. Non credo che sia giusto".

Le dichiarazioni di Ive sono generali, non cita mai Xiaomi, ma la frecciata resta e non riguarda solo l'azienda cinese. Si può estendere a moltissimi altri concorrenti di Apple e ben sappiamo quanto la casa di Cupertino abbia lottato - e stia ancora lottando - contro Samsung ritenendo che l'azienda sudcoreana abbia copiato diversi aspetti dei vecchi iPhone e iPad.

Una lotta probabilmente contro i mulini a vento, ma che testimonia un'identità aziendale ben precisa, di cui le parole di Jonathan Ive sono un'ulteriore conferma. Apple si ritiene un passo avanti a tutti, e a giudicare dal gradimento di propri prodotti, sono in molti a pensarla così.

Logico, naturale, che le altre aziende cerchino di correre nella sua scia. È la strada più comoda, quella che paga. Il rischio non è contemplato, salvo rare eccezioni, il che non è sempre un bene per un'industria che dovrebbe fare della continua innovazione il suo cavallo di battaglia.