Lo smartphone con tre schermi si apre a portafoglio

PaperFold è un prototipo di smartphone che sfrutta tre schermi e-ink. L'idea è carina ma forse non è un prodotto di massa.

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a cura di Dario D'Elia

Uno smartphone con tre schermi ripiegabili sembra davvero troppo, ma è solo perché raramente pensiamo fuori dagli schemi. Il PaperFold è un prototipo, realizzato da un gruppo di ricercatori canadesi, che asseconda le esigenze dell'utente mettendo in gioco il suo "form factor". È sottile e leggero, ma una volta dispiegato offre tre display che possono lavorare in maniera indipendente oppure sinergica, mostrando un'unica schermata.

Paperfold

Al primo sguardo non si può che pensare subito alle classiche cartine geografiche. Non a caso la consultazione di Google Earth o Google Map sembra la più azzeccata. Nel video di presentazione però si vede anche come si comporta come smartphone e portatile con tastiera virtuale. In questo caso si manifesta il difetto più eclatante: l'uso di un pannello elettroforetico simile a quello degli e-book reader. In pratica l'immagine è solo a sfumature di grigio e il refresh lascia un po' a desiderare. Scordiamoci quindi che i filmati possano girare fluidamente.

"Il nostro team ha avuto come obiettivo fin dall'inizio lo sviluppo di un computer che potesse avere qualità simili a quelle della carta", ha spiegato il Dottor Vertegaal, direttore del Human Media Lab (HML) della Queen's University. "I libri sfruttano la piegatura sia come tecnica di navigazione che per risparmiare spazio, e le cartine hanno dimensioni adattabili alla visione. Lo smartphone PaperFold adotta le tecniche di piegatura che rendono la carta così versatile, e le impiega per cambiare la visione o la funzionalità".

Paperfold

Insomma la forma condiziona le funzionalità.