24 operatori di telefonia in tutto il mondo si sono alleati per offrire un'alternativa all'AppStore di Apple, ma anche all'Android Market e alle altre soluzioni di distribuzione. L'idea è quella di creare una piattaforma all'ingrosso per applicazioni mobili che fornisca un singolo punto d'accesso agli sviluppatori, e ipoteticamente agli utenti.
In altre parole, vuole risolvere il grande problema della frammentazione. Il gruppo intende usare standard aperti comuni che permetteranno agli sviluppatori di creare applicazioni per più piattaforme. Questi standard includono JIL, su cui Verizon, Vodafone e China Mobile stanno lavorando, e OMTP BONDI. Questi due standard dovrebbero evolvere in un formato comune entro il prossimo anno.
App-Store, tesoro di Apple.
Tra le prime 24 aziende firmatarie ci sono Telefonica (il cui presidente aveva anticipato questa notizia), Vodafone, China Mobile, NTT DoCoMo (Giappone), solo per citare le maggiori.
Anche tre aziende produttrici sono della partita: LG, Samsung e Sony Ericsson. Tutte insieme hanno un bacino utenti di circa 3 miliardi di abbonati. Una cifra che fa impallidire praticamente ogni concorrente, ma che è pur sempre "potenziale".
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Da quanto comunicato si possono dedurre due possibili strade: la prima comprende un nuovo sistema operativo mobile, che potrebbe affiancarsi a quelli esistenti. Sembra però poco probabile. La seconda e più credibile ipotesi è che si voglia creare una piattaforma a cui accedere a prescindere dal sistema operativo usato.Poi ci sono le difficoltà tecniche insite nel dare vita a una vera piattaforma universale. Infine ma non ultimo, bisognerà convincere gli utenti a usare questa "Wholesale Applications Community", invece dei negozi online di riferimento.
Per ora non possiamo fare altro che ipotesi. Vi aggiorneremo sui dettagli non appena saranno resi pubblici.