Come si può riuscire a integrare una fotocamera con zoom 5x in uno smartphone senza aumentarne lo spessore? È un bel problema a cui, fino ad ora, non c'è stata soluzione: o si adottavano zoom software o si rinunciava a uno spessore contenuto, come nel caso dell'Asus ZenFone Zoom. Ora però Oppo ha presentato al MWC una nuova soluzione che dovrebbe ovviare al problema, consentendo anche a smartphone sottili di poter contare su uno zoom 5x, anche se non totalmente ottico.
La tecnologia, chiamata 5x Dual Camera Zoom, prevede appunto l'adozione di una doppia fotocamera, una grandangolare tradizionale e un teleobiettivo il cui array di lenti è sistemato in orizzontale, sfruttando così la larghezza dello smartphone, tramite un sistema di specchi "a periscopio".
Anche così però la lunghezza focale è "soltanto" 3 volte quella dell'altra fotocamera. Per raggiungere uno zoom di 5x Oppo sostiene di utilizzare una "tecnologia proprietaria di fusione dell'immagine per zoom digitali". In questo modo comunque l'intero sistema ha uno spessore di 5.7 mm che ne rende possibile l'integrazione in qualsiasi smartphone.
Un maggior livello di zoom però introduce anche un secondo problema: l'aumento del rischio di ottenere immagini sfocate. Per questo Oppo ha messo a punto una nuova soluzione per lo stabilizzatore ottico, che prevede un prisma in grado di variare dinamicamente il suo angolo, con una precisione di 0,0025 gradi, in modo da contenere il più possibile le vibrazioni indesiderate. L'azienda al momento non ha annunciato però alcuno smartphone specifico dotato di questa soluzione, che però potrebbe esordire già entro quest'anno.