Stando a quanto emerso nelle ultime ore, pare proprio che Samsung debba optare per una strategia di ridimensionamento del personale per far fronte all'infelice periodo che, ormai, si protrae da molto tempo. Il colosso coreano avrebbe intenzione di ridurre la forza lavoro negli uffici centrali del 10%, un numero che visto in freddi termini matematici potrebbe non dire nulla o quasi, ma rapportato ai circa 99.000 impiegati coinvolti assume tutto un altro significato.
La scelta è dettata dal rapido declino del valore di Samsung sul mercato, con una perdita intorno ai 40 miliardi di dollari dall'aprile di quest'anno. Il nuovo Galaxy S6 e le sue molteplici varianti Edge non hanno riscosso il successo sperato, nonostante un mix di design e caratteristiche allo stato dell'arte. Addirittura dopo appena un mese dalla commercializzazione si parlava di un calo di prezzo proprio per spingere le vendite, oltre a varie promozioni che invogliassero gli utenti a passare al top di gamma coreano.
E se Samsung non va bene, perdendo quota di mercato trimestre dopo trimestre, la concorrenza va alla grande. Apple, grazie allo schermo più grande di iPhone 6, ha incontrato il favore di pubblico e critica, mentre l'armata dei produttori cinesi avanza senza indugi. Xiaomi, Huawei, Meizu e compagnia bella hanno ormai detronizzato il colosso coreano dal più grande mercato della telefonia mobile, ovvero la Cina.
Con il lancio anticipato di Galaxy Note 5 e Galaxy S6 Edge Plus l'azienda ha cercato di evitare il faccia a faccia con l'atteso Apple iPhone 6s per guadagnare in visibilità e, si spera ai piani alti, clientela. Ma ora come ora Samsung ha molto da fare per aumentare la sua competitività in un mercato sempre più agguerrito sia sulla qualità che sui prezzi dei prodotti.
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