Top di gamma Android in crisi, assediati da iPhone e marchi cinesi

Le difficoltà del mercato smartphone si fanno sentire soprattutto nella fascia alta del mercato, con aziende come Samsung, HTC, LG o altre che faticano a vendere i prodotti più costosi e a margine maggiore. Pare che chiunque se lo possa permettere preferisca l'iPhone di Apple.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

I telefoni top di gamma Android stanno andando molto male in termini di vendite. Modelli come il Galaxy S6, l'HTC One M9, l'LG G 4 e altri infatti hanno tutti avuto un successo inferiore alle aspettative. Questo è quanto si deduce dai dati di vendita relativi al secondo trimestre 2015.

Il dato fa da corollario all'analisi di Gartner relativa allo stesso periodo, che già certificava una crisi generale del mercato dovuta in gran parte alla saturazione del mercato cinese. Comscore conferma poi che la situazione è la stessa anche considerando un periodo più recente. L'analisi di Charles Arthur, giornalista freelance precedentemente in forza al Guardian, sottolinea però come i prodotti "di lusso" in ambito Android siano quelli a soffrire maggiormente.

Marchio Vendite secondo Trimestre 2013 Vendite secondo Trimestre 2014  Vendite secondo Trimestre 2015
HTC 6.8m 6.2m 4.5m
Sony 9.6m 9.4m 7.2m
LG 12.1m 14.5m 14.1m
Samsung 73.3m 74.9m 73.2m
Lenovo +

Motorola

15.7m 24.4m 16.2m
Principali marchi Android 117.5m 129.4m 115.2m
Apple 31.2m 35.2m 47.5m
Microsoft/

Nokia

8.7m 5.8m 8.4m
Totale mercato 240.5m 301.4m 337.2m

Se tutti i più grandi produttori Android faticano a vendere i loro prodotti migliori, invece, Apple conferma il proprio dominio incontrastato nella fascia alta del mercato. L'azienda californiana ha infatti aumentato nettamente il volume di vendite, il che risulta ancora più notevole considerata la situazione.

In parole povere: se un consumatore ha un budget elevato per lo smartphone, molto probabilmente comprerà un iPhone. Empiricamente, sarà capitato a molti di sentir dire "se devo pagarlo quanto un iPhone, prendo un iPhone". Che sia un'affermazione giustificata oppure no, conta poco: per i produttori Android questa mentalità è un problema enorme.

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Sì perché se non si può competere nella fascia di prezzo dell'iPhone, non resta che abbassare i prezzi, ma così facendo ci si tuffa in acque infestate di pericolosi predatori, vale a dire decine di modelli e aziende concorrenti che offrono i propri prodotti. OnePlus, Xiaomi, Huawei, Oppo e altri - tutti sono agguerriti. Aggiungiamoci che i margini sono già molto bassi, e sembra di vedere un transatlantico lanciato contro un iceberg. 

Da una parte quindi sembra impossibile battere Apple, e dall'altra il mercato è sempre più saturo - tra poco anche il resto dell'Asia sarà nella stessa situazione della Cina, così come l'America del Sud, e poi toccherà all'Africa.

L'arena si restringe quindi, e c'è sempre meno spazio per un numero tanto grande di produttori di smartphone. Colossi come Samsung o Huawei sono probabilmente al sicuro, e lo stesso (forse) vale per quelle società che hanno puntato su un approccio diverso, come Xiaomi o OnePlus. Ma per tutti gli altri il futuro non è affatto roseo: qualcuno ci lascerà nei prossimi anni, probabilmente.

"Più che mai, il settore smartphone vede solo due aziende fare profitti dai propri dispositivi", conclude Arthur, "A questo punto, chiunque eccetto Apple o Samsung starà pregando per un miracolo". Visto che tra qualche settimana sarà in vendita il nuovo iPhone 6S, poi, c'è da aspettarsi un ulteriore aumento di questi problemi: molti compratori sceglieranno il nuovo prodotto Apple, e tanti altri ripiegheranno su un iPhone 6 usato.