Windows Phone sta fallendo? Gli analisti si interrogano

Le recenti notizie dipingono una Microsoft in grande difficoltà sul fronte degli smartphone e della mobilità. Secondo Bloomberg l'azienda ridurrà il numero di dispositivi proposti, e il giornalista Paul Thurrot – esperto di Microsoft – prevede un fallimento quasi totale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Aggiornamento: l'AD Microsoft Satya Nadella è tornato sull'argomento. Microsoft, Nadella: Windows Phone è il nostro futuro, lo smartphone sarà il PC

Microsoft ha annunciato un sostanzioso ridimensionamento delle attività mobile, quindi smartphone, che include il taglio di quasi 8000 posti di lavoro e la svalutazione dell'acquisto di Nokia. Bloomberg aggiunge a questi dati il fatto che l'azienda di Redmond non produrrà più di sei smartphone all'anno, due per categoria, a partire dal 2016.

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L'azienda ha messo in conto grosse perdite quindi, e a quanto pare sta cercando di arginare i danni. Una situazione difficile certificata dall'email scritta dall'AD Satya Nadella. Secondo il giornalista ed esperto di Microsoft Paul Thurrot il significato di tutto questo è chiaro: "Microsoft sta tirando il freno su Windows Phone".

Thurrot affronta la situazione con un'analisi durissima, il cui presupposto di partenza è che "Windows Phone sta fallendo […] È sceso a un market share globale del solo 3%. Le cose non stanno andando bene. Mi spiace", scrive Thurrot sul suo blog personale.

Il giornalista riprende poi le parole dello stesso Nadella, che ha spiegato come Microsoft continuerà a produrre smartphone ma l'attività principale sarà "creare un ecosistema Windows". Secondo Thurrot questo significa che "Nadella non ha alcun piano per fare profitti dall'hardware Lumia. E questo significa tornare indietro".

Windows Phone 8 Eco2

Thurrot legge nella mail di Nadella un piano secondo cui Microsoft a lungo termine tornerà a concentrarsi esclusivamente sul software e sui servizi. Un'idea che in effetti lo stesso Nadella e altri dirigenti Microsoft hanno già almeno suggerito in passato, di certo mai in modo tanto esplicito. Microsoft punta a una situazione in cui "non conta quale dispositivi la gente usi. Oggi i clienti Microsoft non usano Windows Phone. E non lo faranno nemmeno in futuro", continua Thurrot.

Il giornalista prevede la riduzione dei dispositivi raccontata da Bloomberg (evidentemente il post è stato scritto prima che la notizia fosse pubblicata). "Aspetteranno di vedere come questi dispositivi si comporteranno nell'anno fiscale che finisce a giugno 2016. E non andrà bene: Windows Phone continuerà a perdere quote di mercato, e continuerà a faticare".

Ed ecco la terribile previsione. "Mi aspetto che Microsoft uccida i Lumia, forse già nella metà del 2016, e che releghi Windows 10 Mobile ai dispositivi di terze parti, che potranno anche essere telefoni. Questi smartphone non otterranno mai una quota di mercato significativa. […] Il futuro è la mobilità di esperienze, non l'hardware o i telefoni Microsoft". 

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Insomma secondo Thurrot, che è generalmente rispettato dal pubblico e dagli esperti, i Lumia hanno il futuro segnato. Con Windows 10 Mobile Microsoft tornerà a essere ciò che era, quel colosso che crea il sistema operativo e lo dà ad altri. Clienti che lo installano sulle proprie macchine e che noi compriamo. Windows funziona così da sempre dopotutto.

Può darsi che Thurrot abbia ragione, anzi è probabile. Eppure per accettare le sue ipotesi bisogna abbracciare l'idea che Microsoft abbia già praticamente gettato la spugna, e sia disposta ad accettare la vittoria di Android - che in effetti spesso viene descritto come "il nuovo Windows".

Per quanto sia autorevole la voce di Thurrot, dopotutto, non è l'unico osservatore esperto in circolazione. Daniel Rubino, capo redattore di Windows Central, per esempio ritiene che la ristrutturazione annunciata da Nadella sia una buona cosa.

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In primo luogo ridurre il numero di Lumia in circolazione può aiutare i partner di Microsoft e motivarli a investire su Windows Phone. Oggi, visto che Microsoft produce il 97% degli smartphone Windows Phone esistenti, a ben guardare HTC, Samsung o altri non hanno molte ragioni per mettersi in gioco.

Insomma, magari Microsoft semplicemente non vuole giocare la partita da sola, ma piuttosto riproporre quelle collaborazioni virtuose che l'hanno resa ciò che è oggi. Ed è una cosa sensata, perché Microsoft è sempre stata una società di software, e non ha mai avuto il controllo di alcun settore del mercato hardware.

"Microsoft non ha intenzione di possedere tutta la catena hardware di Windows Phone, e non dovrebbe", scrive Rubino, che poi aggiunge: "nonostante tutti i terribili e male informati articoli comparsi nelle ultime settimane di giugno, Microsoft non sta scaricando Windows Phone, non venderà la divisione Lumia né passerà ad Android".

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Rubino sottolinea poi come Nadella abbia enfatizzato il focus sul settore business, e questa è una buona cosa per Microsoft perché le aziende grandi e piccole costituiscono le fondamenta delle sue attività - e con Windows Phone finora sono state un po' trascurate, in effetti.

Dopodiché nulla indica che Microsoft lascerà perdere la fascia bassa, mercato degli smartphone economici, come qualcuno ha suggerito. "Non sarebbe solo un suicidio", commenta Rubino, "decimerebbe la linea Windows Phone e Lumia. Avremo invece altro hardware eccellente come il Lumia 640 e Lumia 640 XL. Sono piuttosto contento di tale strategia".

Ricordiamo poi che ci sono gli attesi top di gamma in arrivo, vale a dire Lumia 940 (Talkman) e Lumia 940 XL (Cityman), nonché una nuova gamma di accessori – compresi quelli specifici per sfruttare la funzione Continuum.

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"Questo annuncio non è un cambiamento di strategia. È una conferma del percorso annunciato diversi mesi fa", sottolinea Rubino, ed è difficile dargli torto. "Microsoft sa che creare hardware che possa enfatizzare le funzioni principali di Windows 10 è determinante per il loro successo. Hanno usato questa strategia con i Surface, e lo faranno anche con i telefoni".

Naturalmente non si possono trascurare quei quasi 8000 licenziamenti, e Rubino non cade in questo facile tranello. Il giornalista di Windows Central tuttavia rifiuta l'idea che una scelta tanto drammatica implichi il fallimento, quando invece è parte di un cambio di strategia aziendale da leggere positivamente. Altri, d'altra parte, hanno scritto che Satya Nadella finora ha dovuto riparare ai (molti) errori di Steve Ballmer, e che il suo lavoro praticamente comincia ora.

Per Daniel Rubino c'è di che essere contenti, e ci sono ragioni per guardare con eccitazione alle prossime mosse di Microsoft. Per Paul Thurrot invece vale la pena di aspettare, ma non è il caso di farsi troppe illusioni, perché il destino dei Lumia è ormai segnato, e con esso anche quello di Windows Phone.

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Spesso la verità sta nel mezzo, ma tra queste due posizioni estreme non sarebbe facile trovare un punto di equilibrio. Personalmente mi sento più vicino alla posizione di Rubino: Microsoft ha la grande e positiva esperienza del Surface, che ha rappresentato un faro e un volano, pur senza minacciare le attività degli OEM (Acer, Lenovo, etc.).

I Microsoft Lumia possono essere nel mondo degli smartphone ciò che è stato finora il Surface nel mondo dei tablet convertibili Windows 8.1. Soprattutto a partire da ora che possiamo dare per conclusa la prima fase delle operazioni, quella in cui bisognava impedire che Nokia si aggiungesse alle fila di produttori Android, e serviva creare una base piccola ma solida per Windows Phone.